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Finalmente ultimato il nuovo World Join Center, centro mondiale del gioiello, nella periferia nord di Milano: edificio polifunzionale di grande impatto, raccoglierà le piccole e medie imprese del settore orafo meneghino e lombardo nel primo distretto verticale italiano, creando un vero luogo di solidarietà imprenditoriale. Nato da un’intuizione felicemente creativa della società di real estate Relive Company, il WJC è la risposta alle sfide che il mercato globale lancia a un’imprenditoria oggi in difficoltà: se frammentazione e isolamento minano la competitività, puntare sull’aggregazione di imprese che condividono interessi e obiettivi può portare a potenziarne le risorse, pur mantenendo le peculiarità individuali. L’area prescelta, nella zona nord della periferia meneghina, oggi interessata da profonde trasformazioni anche in vista dell’Expo che Milano ospiterà nel 2015, è abbastanza vicina alle autostrade e all’aeroporto di Malpensa da poter essere ideale porta d’accesso alla città. Partendo dalle suggestioni offerte da questa collocazione, l’architetto Marco Cerri e la società Urbam Spa, incaricati del progetto, hanno saputo creare un complesso di grande impatto visivo e insieme attento agli aspetti tecnologici e funzionali: una serie di volumi distinti riuniti attorno a un nucleo coperto, disegnati sulla base di un’ellisse bicentrica; ciascuno dei corpi di fabbrica presenta differente sviluppo verticale, con due piani per il corpo a nord e nove e 19 per quello a sud, la cosiddetta “torre” . L’articolazione architettonica dell’esterno influenza naturalmente anche la gestione degli spazi interni, ispirandosi al concetto di condivisione: mentre infatti negli edifici rialzati trovano spazio gli uffici del terziario e gli studi professionali di notai e commercialisti, l’atrio centrale è una vera e propria piazza su due livelli – con un porticato al piano terra e un ballatoio al primo piano – attraverso la quale lavoratori e visitatori possono transitare, e sulla quale affacciano i diversi esercizi commerciali e di rappresentanza. Ogni azienda ha così a disposizione spazi privati e modellati secondo le proprie esigenze, e può allo stesso tempo godere di un centro congressi, un auditorium con oltre 250 posti, un asilo, una zona fitness, sportelli bancari, punti di ristoro e attività commerciali e di artigianato, senza contare gli spazi stessi della piazza, utilizzabili per eventi come manifestazioni e sfilate di moda. L’intero volume è poi sovrastato da una struttura, in parte trasparente e in parte opaca, che protegge l’ambiente da pioggia e sole e completa l’immagine di una moderna agorà, permettendo a chi si trova all’interno di muoversi in totale comfort. Copertura, controsoffittatura e rivestimento di parete dell’edificio centrale sono stati realizzati con lastre in zinco-titanio zintek®, materiale presente sempre più spesso in progetti di valore internazionale grazie alle sue numerose qualità, a partire dalla facilità di lavorazione, che ha permesso di seguire in ogni dettaglio il progetto. Il laminato è inoltre molto resistente all’azione degli agenti atmosferici, e il processo di ossidazione della superficie non fa che aumentare tale resistenza: una volta posato, quindi, non richiede interventi di manutenzione, rivelandosi una scelta affidabile ed economica. Accanto alle doti tecniche, lo zintek® possiede poi innegabili pregi estetici legati al suo colore grigio brillante, che vira verso una tonalità ardesia con il passare del tempo, e che lo rende elegante e insieme discreto, perfetto in abbinamento ad altri materiali, come si può vedere nei giochi di rimandi luminosi che la copertura dell’atrio intrattiene con la superficie in cristallo della torre: la combinazione dei due elementi rende le superfici quasi vive, fluttuanti, e richiama le immagini di vivacità e fermento che caratterizzano quest’area urbana. Imponente e moderno, il WJC si distingue anche per un’attenzione particolare all’ecosostenibilità: per ridurre al minimo il consumo di risorse e l’impatto ambientale degli edifici si è fatto ricorso a studi sui materiali e simulazioni dinamiche del flusso dell’aria e della modulazione della luce diurna, e l’illuminazione solare filtrata dalle pareti in vetro ha consentito di ridurre i consumi di elettricità. L’uso combinato di soluzioni energetiche alternative e di nuove tecnologie ha quindi portato all’eccellenza la sintesi tra funzionalità, qualità e compatibilità ambientale, e anche in quest’ambito zintek® ha portato un personale contributo: oltre a essere biocompatibile, in quanto naturale, non verniciato e riciclabile, il laminato in zinco-titanio contribuisce infatti a minimizzare gli impatti dei sistemi termici dal momento che la sua posa prevede la realizzazione di un’intercapedine di ventilazione. Questa, una sorta di spazio libero tra la superficie da rivestire e il rivestimento stesso, dà all’edificio la possibilità di “respirare”, facilitando la dispersione dell’umidità in eccesso e di conseguenza la regolazione della temperatura e del benessere interni. Grazie a una progettazione accurata e a un’altrettanto accurata messa in opera, frutto della collaborazione (ancora una volta concetto-chiave) tra committenza, progettista e imprese realizzatrici – garantita dalla partecipazione di Zintek srl in qualità di general contractor per la realizzazione di rivestimenti (coperture, facciate, controsoffittature) –, Il World Join Center si presenta al mondo dell’imprenditoria e alla società intera come espressione compiuta di una sinergia, e come perno attorno al quale le diverse aziende coinvolte trovano la loro completa valorizzazione. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici