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Realizzata a Catelletto di Belfiore in provincia di Verona, la nuova palazzina é la perfetta sintesi tra esigenze architettoniche in relazione all’inserimento della struttura nel proprio contesto ambientale e funzionale, e necessità strutturali volte a contenere il più possibile i pesi per il collegamento con gli elementi portanti. La scelta del “GRC” (Glass Reinforced Concrete) unisce la possibilità di creare i rivestimenti con un materiale dalle caratteristiche forti e concrete per adempiere alle caratteristiche estetiche, ma nel contempo che soddisfi una moderna concezione del costruire che non vada ad appesantire le strutture portanti dell’edificio La peculiarità costruttiva prescelta è quella di rivestimento a “portale” per creare il contrasto tra materiali solidi e concreti e le parti in “sfondato” realizzate con un materiale lucido come le facciate continue in vetro riflettente. L’utilizzo di un rivestimento in “GRC” ha infatti permesso di calcolare l’intera struttura portante in Cls. (travi e pilastri) di un 25% più snella di una struttura analoga rivestita interamente in Cls. armato. Il “cappotto” in “GRC” infatti ha permesso di nobilitare l’intero edificio, assecondando quella sua valenza di rappresentatività, vero scopo per cui è stato pensato. Si tratta di un mix di elementi da assemblare a secco composti da capitelli, colonne, e pannelli a forma di portale ad arco (in unico pezzo), con geometrie, smussi e intagli sull’estradosso, praticamente irrealizzabili con le tradizionali casserature in c.a. I tamponamenti di facciata così realizzati sono di un materiale composito costituito da impasto di cemento bianco 52.5, quarzo e aditivato con polimeri acrilici e armato con fibre di vetro alcalino resistenti – Lo spessore medio è contenuto in 15 mm. I manufatti arrivano a dimensioni superiori a 4,5 mt. per uno sviluppo di circa 9 mq. Il fissaggio alle strutture principali dell’edificio avviene per mezzo di carpenteria in acciaio progettata per potere consentire l’assoluta libertà di movimento dei manufatti rispetto alla struttura primaria. Al loro interno è stato fissato per mezzo di accessori metallici un materassino di 6 cm di lana di vetro; tutti i pannelli sono passanti davanti alle strutture dell’edificio, garantendo un “cappotto” continuo ed eliminando ogni ponte termico. Anche i punti di incontro tra i pannelli in “GRC”, le facciate continue ventilate ed i serramenti sono stati studiati rispettando la possibilità di movimento tra i componenti garantendo le tenute all’aria ed all’acqua. La scelta di usare manufatti prefabbricati in “GRC” è stata dettata: · dalla leggerezza degli stessi che si valutano con un peso di circa 30 Kg/mq. ·dalla adattabilità del “GRC” a qualunque forma architettonica senza fessurazioni in quanto l’armatura con fibre di vetro è capillare in ogni punto del manufatto. ·dall’integrazione corretta col sistema di facciata continua. L’applicazione di questo materiale in composito ha toccato nella realizzazione della palazzina anche il suo aspetto più innovatore e tecnologico. E’ stato infatti utilizzato come solaio nei piani ammezzati un solaio ultraleggero autoportante in “GRC”, di brevetto e produzione esclusiva del “GRUPPO CENTRO NORD” unico per modalità progettuali e caratteristiche meccaniche. Nella fattispecie si tratta di un solaio di spessore H 30 cm rasato, studiato per coprire luci fino 10 mt e sostenere un carico d’esercizio pari a 450 Kg/mq totali; questo solaio, la cui posa a secco è estremamente pratica, trae i suoi più significativi vantaggi rispetto agli altri solai tradizionali alleggeriti per le seguenti caratteristiche: · Totale autoportanza e possibilità di essere calpestato appena posato. · L’estrema leggerezza che va a vantaggio dell’intera struttura e della sua movimentazione (H 30 cm pesa 90 Kg/mq + 30 Kg/mq di getti integrativi in opera nelle nervature). · L’intradosso liscio a cassero d’acciaio di colore bianco senza necessità di essere trattato. · Spessore ridottissimo delle nervature e delle croste inferiori e superiori da 10 a 12 mm. · Possibilità di essere forato in qualunque punto e di alloggiare nell’incavo vuoto l’impiantistica. · Possibilità di essere realizzato in moduli da cm 240, 120 e sottomoduli a piacere La finitura della soletta superiore verrà completata con un materassino isolante termo-acustico stabilizzato da un massetto su cui poggerà il pavimento galleggiante finito. Per ulteriori informazioni: www.gruppocentronord.it Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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