Il Sacrario di Castel Dante è un monumento a ricordo dei caduti della Prima guerra mondiale. Realizzato tra gli anni 1932 e 1936, nel luogo dove precedentemente sorgeva un antico maniero da cui prende il nome, ospita le spoglie di 20.280 soldati italiani, austroungarici e cecoslovacchi.
La conservazione della struttura presentava diverse criticità, ascrivibili in prevalenza alle infiltrazioni di acqua piovana. Tali infiltrazioni avevano interessato sia le terrazze, originariamente pavimentate con grandi lastre in pietra, che la cupola, ricoperta con lastre di piombo.
Al fine di risolvere questi problemi, la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, su delega del Ministero della Difesa – Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, proprietario del sito monumentale, ha commissionato nel 2015 un progetto di restauro.
L’intervento è stato affidato all’arch. Andrea Bonazza, il quale ha disposto, fra i vari lavori, la conversione integrale del manto di copertura della cupola. Questo è stato sostituito con una copertura in lamiera di zinco-titanio zintek®, appoggiata su tavolato ligneo con intercapedine ventilata.
Il nuovo sistema consente una corretta areazione sotto il manto, come anche la formazione di giunti di dilatazione tra elementi verticali, orizzontali ed obliqui, assicurando così la durata del materiale nel tempo e l’efficacia dell’impermeabilizzazione.
Il laminato in zinco-titanio zintek®, che presenta uno spessore di 7/10, è stato scelto sia per gli eccellenti standard di durabilità che per la peculiare colorazione opaca, molto simile a quella del piombo originario e in grado quindi di mantenere inalterato l’effetto del progetto originale, definito dall’alternanza della pietra calcarea del rivestimento, del cemento del cornicione e del metallo della copertura.
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