Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lea Ceramiche, azienda di Fiorano Modenese specializzata nella produzione di pavimenti e rivestimenti ceramici, sceglie Milano per l’apertura del suo primo showroom. Il progetto, firmato da Diego Grandi – autore di alcune delle collezioni di design più significative prodotte dall’azienda negli ultimi anni – sviluppa un concept innovativo. Lo Showroom è prima di tutto una “finestra aperta” su una delle vie più rappresentatiove del disign milanese. Lo spazio si sviluppo su una superficie di 150 metri quadri e su due livelli attraversati da una scala in acciaio bianco che segna l’unicità del volume. L’allestimento ha uno sviluppo orizzontale e verticale, che attraversa il luogo in ogni senso, senza soluzione di continuità. Il piano terra è il luogo della visibilità e dell’accoglienza: le aperture su via Durini svelano subito l’intimità dello spazio, esibendo le texture delle ceramiche esposte alle pareti. Unico volume nel volume, è il banco della reception: soglia fisica e simbolica nel percorso del visitatore. L’assenza di altri arredi, racconta la vocazione espositiva di questo spazio, che sarà dedicato agli allestimenti temporanei, alle installazioni tridimensionali e a esibizioni specifiche, secondo il calendario che scandisce gli appuntamenti internazionali di Milano con l’architettura e il design. Il piano inferiore è un luogo della tecnica e della conoscenza: dedicato all’esposizione e alla consultazione delle collezioni, e all’incontro tra i progettisti e i prodotti di Lea Ceramiche. Un primo ambiente, volutamente intenso e domestico, è segnato da un grande tavolo delle riunioni. Il secondo spazio è definito nell’esposizione delle ceramiche: la grande parete di fondo, rivestita in lamelle tridimensionali, anticipa un raffinato sistema di pannelli a scomparsa per la consultazione dei materiali. Altri elementi, fissi al centro della stanza, offrono invece una panoramica sulle finiture e sui colori possibili. Il luogo è stato progettato come una scatola disegnata da volumi puri e elementi giustapposti tra di loro, in una ritmica di bianchi, grigi antracite e noce nazionale: all’interno di un involucro bianco e sospeso su un pavimento in slimtech basaltina lappata, la cui posa a spina di pesce, che rimanda all’archetipo del pavimento in legno, è realizzata in un formato di listoni 100×20 che sfrutta tutte le potenzialità della grande lastra. La scala è in acciaio bianco con gradini liberi. L’esigua purezza degli elementi, cosciali e pedate, amplifica la leggerezza della scala, dove il parapetto è scandito da un ritmo asimmetrico di elementi sottili e verticali. Nel dettaglio, il gradino è rivestito in Slimtech: materiale di rivestimento sottilissimo (3mm). La verticalità del percorso è segnata da una parete a doppia altezza interamente rivestita con City: grande mappa tridimensionale che collega i due livelli spiazzando ogni percezione dimensionale. Inoltre, i grandi frame con i pannelli ceramici che allestiscono lo spazio al piano terra, accompagnano il visitatore fino al piano inferiore: in un rimando continuo tra sopra e sotto. Le differenti destinazioni d’uso dei due livelli, ha definito due metodologie espositive differenti. Al piano terra, la volontà per una flessibilità espositiva dinamica e la purezza del linguaggio progettuale, ha portato alla definizione di un sistema di montanti a cremagliera (non a vista) a supporto di frame in metallo che incorniciano superfici ceramiche. Il prodotto è esposto in modo assoluto, con un approccio affine alla mostra d’arte, supportato anche dall’uso di una luce di derivazione museale. Lo stesso sistema supporta anche mensole e volumi a contenitore chiusi. La modalità di aggancio consente l’intercambiabilità e lo spostamento di tutti gli elementi, secondo le necessità espositive dei vari allestimenti che lo spazio ospiterà. Al piano inferiore, invece, i tradizionali pannelli scorrevoli a scomparsa sono celati in una parete continua di lamelle rivestite in slimtech. La tridimensionalità della superficie verticale conferisce dinamicità a tutto lo spazio, oltre a esaltare le caratteristiche di questo prodotto. Inoltre, elementi a libro, fissi al centro della stanza, supportano una serie di schede prodotto con campioni di materiale: che permettono la massima visibilità delle finiture superficiali e delle gamme colore. Schermi digitali guidano alla scoperta delle collezioni attraverso slideshow di realizzazioni. In occasione della Design Milan Week 2010 ((14 – 19 aprile 2010) lo showroom si presenterà con un nuovo allestimento realizzato a quattro mani da Diego Grandi, art director dell’azienda e autore del progetto architettonico del nuovo spazio, e dal designer francese Patrick Norguet. Dopo lo “Scenario 01 _ On the Rocks”, con cui l’azienda si è presentata alla vetrina milanese in febbraio, nasce, la nuova installazione A.A. V.V. Autori Vari per l’abitare per creare un luogo di sosta per moderni flaneur, un nuovo “Caffè Letterario”, uno spazio inaspettato tutto da scoprire. Nella corte interna, elementi chiave dell’installazione saranno le figure iconiche di due “casette” che ospiteranno la “libreria” e il “caffè”. Piccole architetture effimere definiscono due spazi chiusi, ma permeabili in relazione con il giardino. Le sedute Fritz Hansen e le lampade Louis Poulsen personalizzati per l’esterno caratterizzeranno lo spazio ricreando un inusuale ambiente domestico. All’interno dello showroom Patrick Norguet creerà lo Scenario 02 con una sua personale interpretazione dell’idea di Caffè Letterario e con protagonista la nuova collezione di rivestimenti ceramici. “In un momento storico così particolare, – afferma Emilio Mussini, AD Lea Ceramiche – vogliamo dare un segnale forte della vitalità di un’azienda, portavoce del Made in Italy di qualità, che da sempre parla attraverso prodotti attenti ai contenuti di design, tecnologici e ambientali; un segno concreto della volontà di Lea Ceramiche di incontrare il pubblico, professionisti e non, per renderlo partecipe non solo delle novità legate all’azienda, ma di una cultura del progetto che esplorerà nuovi territori e linguaggi.” Il primo showroom Lea Ceramiche intende proporsi come uno spazio flessibile e di sperimentazione continua, in grado di rinnovarsi costantemente per offrire il punto di vista dell’azienda sui temi del decoro e delle superfici. Una vetrina in fieri, segno tangibile della continua ricerca tecnologica, degli approfondimenti progettuali e materici, della passione e innovazione che da trent’anni caratterizzano la storia di Lea Ceramiche. Scheda tecnica • Progettazione: architettura e direzione artistica: Diego Grandi collaboratori: Antigone Acconci, Andrea Marelli • progettazione strutturale: ing. Giorgio Ricchi • progettazione impiantistica: ing. Fabrizio Puliti • realizzazione: da agosto 2009 a gennaio 2010 • opere edili: Metodo s.r.l., Milano • impianti idraulici/condizionamento: Hidrotech, Seriate (Bg) • impianti elettrici: CMelettroimpianti, Albino (Bg) • illuminazione tecnica: Zumtobel • illuminazione d’arredo: ProduzionePrivata, Artemide • realizzazione arredi su disegno: Tognon Arredamenti, Selvazzano (Pd) – Olgiati, S.V. Olona (Mi) • partner tecnici: – per sistema domotico My Home: BTicino – per le sedute: Republic of Fritz Hansen L’intervento BTicino Il sistema domotico MY HOME è protagonista all’interno del nuovo showroom milanese . Il sistema permette di comandare con la massima semplicità ed efficacia scenari e funzioni domotiche evolute. L’estetica prescelta è quella di Axolute Whice, linea monocromatica caratterizzata da vetro bianco e led blu, in cui mimetismo dei comandi e sublimazione tecnologica trovano la loro massima espressione. Il sistema domotico presente nello showroom è studiato appositamente per una gestione automatizzata dell’illuminazione, che consente di avere in ogni momento un’appropriata visione e creare atmosfere adatte a ogni situazione; la diffusione sonora permette di diffondere liberamente la musica nei vari ambienti, prelevandola da canali differenti e può essere gestita dall’innovativo impianto videocitofonico. La Video Station Axolute Whice, dotata di un’estetica raffinata e di innovativi tasti capacitivi a sfioramento, oltre che controllare termoregolazione, scenari e allarmi, può riprodurre le sorgenti audio presenti nell’impianto e i contenuti multimediali di dispositivi esterni quali lettori DVD e PC. Ciò a garanzia della completa integrazione del sistema di cui diventa punto di comando unico. Non solo, trattandosi di uno spazio su due livelli, l’impianto di videocitofonia garantisce la sicurezza degli accessi e, al tempo stesso, è utile per comunicare all’interno della location. www.bticino.it Per ulteriori informazioni www.ceramichelea.it Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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