Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
I chiusini sono dispositivi di coronamento e chiusura generalmente costituiti da un telaio ed un coperchio; allo stesso modo le griglie e/o caditoie, in luogo del coperchio, adottano una griglia. Questa gamma prodotti si utilizza per “coronare” e quindi chiudere pozzetti di servizi, acquedotti e fognature, linee elettriche e telefoniche: le griglie vengono principalmente impiegate per la raccolta puntuale o lineare di acque piovane. Tali dispositivi di coronamento, comunemente di forma circolare, quadrata o rettangolare, furono realizzati all’origine in materiale lapideo, mentre oggi vengono prodotti e commercializzati in diversi materiali come ghisa, acciaio e altre leghe metalliche, nonché materiali compositi. I chiusini, le griglie e le caditoie sono regolamentati dalla norma UNI EN 124:2015, adottata in tutti i paesi dell’Unione, a tutt’oggi non armonizzata, per “Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali“. Tale Norma stabilisce i materiali da utilizzare a seconda della zona d’impiego. La norma suddivide inoltre i chiusini nelle relative classi di portata, stabilisce che tutti i dispositivi vengano commercializzati con una marcatura parlante (indicante la normativa di riferimento, la classe corrispondente, il nome del fabbricante come l’ente di certificazione indipendente internazionalmente riconosciuto). Inoltre il D. Lgs N. 206 del 06.09.2005, noto come “Codice del Consumo” stabilisce le informazioni minime da fornire al consumatore relativamente alle caratteristiche di quanto commercializzato sul territorio nazionale, inclusa la sua origine. La EN124:2015, in tutte le sue parti, dettaglia i requisiti di progettazione del manufatto, le tipologie di prove nonché la registrazione dei relativi test report. Link ha studiato i propri chiusini attenendosi scrupolosamente alla normativa di riferimento, affidando le verifiche di qualità ad un ente terzo indipendente per testare e sancire la bontà della propria certificazione volontaria e la conformità degli articoli commercializzati. La forma dei pozzetti di ispezione è piuttosto variegata, studiata in funzione dell’utilizzo. È stata pensata per evitare cadute accidentali, proteggere l’albero di ispezione da otturazioni ed impedire la diffusione del contenuto e degli odori del sistema sottostante. I chiusini e le griglie Link sono dotati di un efficiente dispositivo chiamato “Smartlock”. Grazie alla caratteristica elastica tipica della ghisa sferoidale, tramite barre di chiusura/allaccio, nella classe D400 ma anche nella C250, i coperchi e le griglie sono vincolati saldamente ai telai impedendo, tra le altre cose, l’apertura accidentale il sollevamento al passaggio di mezzi pesanti, rendendo difficile l’asportazione ed il furto. E’ bene tenere presente che, prescindendo dall’accuratezza della posa in opera, i dispositivi di coronamento e di chiusura sono normalmente soggetti a vari gradi di usura nel tempo, in special modo se installati in zone di grande sollecitazione. Pertanto è opportuno verificare, almeno annualmente, le condizioni generali della cornice di materiale attorno al bordo esterno del telaio, la superficie di appoggio del coperchio sul telaio, delle guarnizioni (ove presenti), la funzionalità dell’eventuale articolazione e dei sistemi di bloccaggio. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici