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Gli addetti ai lavori sanno come spesso sia difficile ottenere una buona coibentazione a soffitto utilizzando dei sistemi isolanti standard, soprattutto nel caso dei solai dei piani pilotis (piano costituito dai soli pilastri che sostengono il resto della costruzione solitamente destinati a cantine e garage). L’intervento si complica ulteriormente nel caso in cui in questi solai siano misti ad elementi in acciaio e inoltre venga chiesta una prestazione REI per la partizione. In tali contesti l’individuazione di uno specifico prodotto isolante per migliorare le prestazioni energetiche, il comfort abitativo ed allo stesso tempo rendere l’edificio sicuro in termini di protezione antincendio, non è di facile soluzione. Paroc è riuscita a risolvere tutte le problematiche sopraesposte sviluppando un unico prodotto specifico che riesce ad ottenere l’isolamento termico e la protezione dal fuoco sia di strutture in calcestruzzo sia di acciaio, sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia. Si tratta di un pannello ad alta densità denominato PAROC FPS 17, la cui finitura può essere naturale, oppure in velo vetro, o in alluminio retinato. Il prodotto è certificato per rispondere ai requisiti delle due norme europee di riferimento EN 13381-3 e EN13381-4, di cui forniamo un breve cenno: la EN 13381-3 è la norma europea per la caratterizzazione mediante test dei protettivi per le strutture in calcestruzzo ha come obiettivo quello di esplicitare il contributo alla resistenza al fuoco di un protettivo applicato su elementi strutturali in calcestruzzo (travi, pilastri, solette o pareti) durante il tempo di esposizione alla curva di incendio standard (ISO 834); Permette, esponendo al fuoco specifici elementi strutturali protetti, di ricavare una mappatura termica al fine di relazionare tra loro spessore di protettivo e le temperature raggiunte all’interno dell’elemento strutturale, il tutto al variare del tempo. Le formule di calcolo contenute all’interno della norma, essendo armonizzate con l’Eurocodice 1992-1-2 parte fuoco per il calcestruzzo, acconsentono di ricavare lo spessore di calcestruzzo equivalente, utilizzato in tutti i calcoli ed i pre-dimensionamenti eseguiti con gli Eurocodici. La prova al fuoco, come nel caso dell’acciaio e comunemente a tutte le norme della serie EN 13381, evidenzia l’attitudine del protettivo di rimanere in aderenza al supporto (stickability) per tutta la durata dell’esposizione al fuoco. Questo metodo di test e di elaborazione dei dati si applica a protettivi reattivi (pitture intumescenti) o passivi (intonaci, lastre, pannelli). La configurazione minima dei campioni di prova per materiali a spessore variabile elenca l’esecuzione di test su due travi e due solette, alle quali e stato applicato su una il minimo e sull’altra il massimo spessore di protettivo. La EN13381-4 è la norma di test relativa ai protettivi per l’acciaio ha come obbiettivo quello di esplicitare l’efficacia del protettivo, durante il tempo di esposizione alla curva di incendio, attraverso le temperature raggiunte sulla superficie dell’acciaio in virtù della criticità di esposizione al fuoco intrinseca dei profili (fattore di sezione). Le strutture realizzate in acciaio sono sicuramente tra le più vulnerabili in caso di esposizione all’incendio. Le principali cause sono: il rapido degrado delle caratteristiche meccaniche con l’aumentare della temperatura; infatti già a 350°C la resistenza dell’acciaio inizia a risentire dell’aumento di temperatura; la maggior resistenza “a freddo” dell’acciaio rispetto ad altri materiali da costruzione, che si traduce in sezioni (profili) di area minore a parità di carichi; l’elevata conducibilità termica che comporta il riscaldamento degli elementi in breve tempo; l’elevata dilatazione termica in caso di riscaldamento, fattore che può comportare carichi indotti sulle strutture. Problematiche notevolmente ridotte grazie alla possibilità di proteggere dal fuoco l’acciaio con sistemi protettivi certificati secondo EN 13381-4. Infatti la protezione degli elementi strutturali in acciaio si concretizza applicando un protettivo capace di rallentare l’incremento di temperatura sulla struttura in modo che questa raggiunga quella critica di collasso individuata durante il progetto della struttura solamente dopo il tempo richiesto dal progetto antincendio. Il protettivo con cui realizzare questo taglio termico dovrà possedere elevate caratteristiche come isolante ed avere una capacità di adesione all’elemento in acciaio, copiando le forti deformazioni che questi elementi possono subire a caldo. I protettivi devono sviluppare quindi una capacita di adesione a caldo alle strutture in acciaio. Il pannello PAROC FPS17 è applicato sugli elementi in cemento tramite tassellatura, mentre su acciaio l’applicazione avviene tramite arpioni e rondelle. L’approvazione ETA consente per la struttura in acciaio l’installazione anche tramite avvitamento. In caso di finitura in alluminio i giunti possono essere sigillati con nastro in alluminio Link Alu Tape. L’ufficio tecnico Link rimane a vostra disposizione per ulteriori informazioni. Non esitate a contattarlo! Consiglia questo comunicato ai tuoi amici