La soluzione smart per ridurre le perdite di acqua potabile nelle reti idriche

I dati sono la chiave per rendere intelligenti le reti di distribuzione dell’acqua.La crescente disponibilità di dati territoriali, di monitoraggio, strumenti di calcolo e piattaforme digitali ha aperto nuovi orizzonti nel settore idrico.

Un settore chiamato ad affrontare diverse sfide chiave: da un lato, l‘aumento della popolazione in aree urbanizzate e la conseguente richiesta crescente di acqua potabile, con consumatori sempre più informati e infrastrutture che devono essere in grado di rispondere in modo efficace alle necessità sul territorio, dall’altro il cambiamento climatico, tra riscaldamento globale ed eventi meteorologici estremi.

L’importanza dei dati per il miglioramento del settore idrico

In questo contesto, le attività di progettazione e manutenzione delle reti idriche oggi non possono prescindere dai big data, fonte di informazione indispensabile.

I dati consentono di migliorare l’efficienza delle reti, a vantaggio di tutti, ambiente compreso. E questo è importante soprattutto in Italia, dove in media si perde oltre il 40% dell’acqua immessa in rete. Le perdite di acqua potabile, infatti, sono un problema nel nostro Paese, legato soprattutto a una infrastruttura idrica soggetta a un forte invecchiamento e deterioramento, spesso con tubazioni posate oltre 70 anni fa.

Keller e i2O per la gestione delle reti idriche

i2O, società con sede in UK, fornisce una suite di soluzioni intelligenti per aiutare i gestori delle reti idriche a rispondere in modo efficiente, tempestivo ed economico alle principali sfide che devono affrontare in tutto il mondo. Informazioni strategiche e ottimizzazione automatica si basano su dati tempestivi e accurati.

Keller, società svizzera specializzata in strumenti di misurazione, fornisce sensori di rilevamento della pressione che rispondono ai requisiti di alta precisione e sono adatti a essere posizionati in un’ampia gamma di punti di interesse all’interno delle reti idriche.

Le due società hanno portato avanti un progetto comune per risolvere il problema della perdita di acqua potabile all’interno delle reti idriche: dNet consente di posizionare logger i2O nei punti di interesse della rete, configurare, visualizzare e analizzare i dati dell’intero patrimonio di logger ottenendo risultati accurati e affidabili; oNet consente invece il controllo remoto e l’ottimizzazione automatica della pressione su PRV e pompe su tutta la rete.

Keller fornisce sensori compatti a i2O dal 2008 per l’utilizzo nei suoi registratori di dati. Nel 2012 i2O ha iniziato a sviluppare una nuova gamma di registratori di dati e ha lavorato con Keller per integrare i trasmettitori di pressione PA-20D nei nuovi prodotti.

Inoltre i2O ha sviluppato una custodia compatta per poter utilizzare i trasmettitori Keller in questo genere di situazioni. Un alloggiamento personalizzato compatto è stato sviluppato da i2O, in collaborazione con il team di ricerca e sviluppo di Keller. La custodia incorpora un accoppiamento a rilascio rapido e consente al trasmettitore di interfacciarsi direttamente con il circuito stampato, consentendo una costruzione modulare che aiuta l’assemblaggio del prodotto.

Utilizzando l’interfaccia bus I2C del trasmettitore, le letture della pressione possono essere eseguite direttamente nel logger. Ciò significa che non è necessaria alcuna circuiteria analogica all’interno dei logger.

Per ottenere i requisiti di alta precisione richiesta da i2O su un intervallo di temperatura è necessaria una calibrazione specializzata da parte di Keller, che viene programmata direttamente nel trasmettitore in fase di produzione.

Ciò ha consentito a i2O di portare sul mercato un logger accurato, affidabile e conveniente che fornisce dati tempestivi e preziosi su cui i suoi clienti possono fare affidamento per il processo decisionale.

Questo progetto è il risultato degli sforzi congiunti delle due aziende, i20 e Keller, che hanno messo in campo il loro know how tecnico, ma anche le loro conoscenze dei clienti e la forza dei loro reparti di ricerca e sviluppo.

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