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La prevenzione degli incendi rappresenta sempre più una esigenza nel campo della progettazione edile. Quando un elemento in acciaio, cemento armato o legno non viene protetto e viene esposto a temperature elevate, perde le sue caratteristiche strutturali. Per evitare o ritardare il collasso dell’elemento occorre predisporre un sistema di protezione passiva al fuoco degli elementi che permetta ad essi si mantenere la loro capacità portante per un periodo di tempo, necessario ad estinguere l’incendio e ad evacuare l’area. La sicurezza antincendio: perché è fondamentale L’incendio è quel processo di reazione chimica nel quale due elementi, il combustibile (ovvero il materiale che può bruciare) e il comburente (l’ossigeno presente nell’aria), in presenza di una fonte di innesco (solitamente una fiamma o una scintilla) danno vita ad una combustione con la contemporanea emissione di calore e gas. Con la sicurezza antincendio si vuole quindi limitare innanzitutto la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio, che se non controllato può velocemente espandersi, nonché la propagazione di un incendio causato da un fuoco con origine esterna. Nell’ambito della normativa europea sui prodotti per edilizia viene fatta una distinzione tra due concetti: reazione al fuoco e resistenza al fuoco. Entrambi costituiscono parte della sicurezza passiva dell’edificio. La reazione al fuoco La reazione al fuoco di un prodotto determina il suo comportamento quando si scatena e si sviluppa un incendio locale, fino alla propagazione dell’incendio stesso. Un protettivo con una buona reazione al fuoco permetterà di rallentare la diffusione dell’incendio e faciliterà così le operazioni di evacuazione. La reazione al fuoco di un prodotto viene definita in base a 3 criteri: infiammabilità (classe principale indicata con la codifica A1 -F), sviluppo di fumo (classe s, s1-s3), gocce ardenti (classe d, d0-d2). La resistenza al fuoco La resistenza al fuoco di un elemento costruttivo fornisce invece una risposta al comportamento da tenere in caso di incendio. Un buon protettivo resistente al fuoco deve limitare le fiamme e garantire condizioni di sicurezza sufficienti per l’estinzione e la tenuta sotto controllo dell’incendio. Tale parametro viene espresso attraverso un codice alfabetico e da un numero che determina la funzione dell’elemento e la durata della resistenza al fuoco. La classificazione europea valuta 3 aspetti: Portanza (criterio R) per costruzioni portanti Antifiamma (criterio E) per strutture separanti / compartimentazione Potere isolante (criterio I) per strutture separanti / compartimentazione Nella progettazione di un edificio è quindi importante scegliere un protettivo che rispetti sia al concetto di reazione al fuoco che a quello di resistenza al fuoco in modo tale da evitare possibilità di incendio e/o limitarne i dani nel caso in cui non fosse possibile evitarlo. La lana di roccia Paroc per la protezione dal fuoco La lana di roccia Paroc di Link Industries risponde a tali parametri. Ha infatti sia ottima reazione al fuoco, essendo totalmente incombustibile e classificata in categoria A1 mantenendo la propria protezione antincendio sino a 1000°C, ma anche ottima resistenza al fuoco essendo che a seconda del prodotto viene classificata con resistenze a partire da REI30 sino a REI240. E’ comunque sempre bene ricordare che nonostante le prestazioni e le caratteristiche dei materiali incombustibili, siamo noi i primi responsabili per la prevenzione degli incendi della nostra incolumità. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici