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Per lo stabilimento di Calliano (AT) abbiamo scelto un progetto avanzatissimo, capace di far convivere perfettamente la tecnologia più innovativa con le più severe regole ambientali. Un grande investimento economico, di cui siamo giustamente orgogliosi. Tutto è stato curato fin nei minimi dettagli, dagli studi preventivi sul paesaggio e sul contesto geomorfologico alle tonalità dello stabilimento, studiate con la Sovrintendenza per armonizzarsi con l’ambiente circostante. Garantendo contemporaneamente i più elevati standard di sicurezza ai lavoratori e, naturalmente, la miglior resa produttiva dello stabilimento. L’estrazione del gesso, ad esempio, viene effettuata in sotterraneo con una fresa ad attacco puntuale, evitando così l’utilizzo di esplosivo, e un nastro trasportatore sotterraneo porta direttamente il materiale allo stabilimento. Anche la viabilità esterna, il percorso dei camion da e per lo stabilimento, è stata studiata per non creare disagi al traffico di zona. Il Sistema Produttivo La materia prima del Sistema Cartongesso GYPSOTECH nasce proprio nel cuore del giacimento di Calliano, in provincia di Asti. Al centro di una zona in cui il gesso è particolarmente puro e di qualità molto pregiata. L’utilizzo di tecnologie realmente innovative per il settore consente a Fassa Bortolo di coltivare la parte più profonda del giacimento, costituito da quattro livelli di gesso cristallino sovrapposti, senza movimenti di materiale a cielo aperto. Anche per il cartone, altro elemento fondamentale delle lastre in cartongesso, abbiamo privilegiato la sensibilità ambientale: il cartoncino per le lastre GYPSOTECH è infatti composto al 100% da carta riciclata. Una scelta di ecocompatibilità che si conferma negli additivi rigorosamente non tossici o pericolosi, nell’acqua controllata dall’acquedotto del Monferrato, nell’amido di mais utilizzato per migliorare l’adesione del cartoncino e nella fibra di vetro che garantisce più coesione al gesso. Dal gesso a Gypsotech, un processo continuo Un processo produttivo a ciclo continuo, costantemente monitorato perché ogni lastra di cartongesso sia come la vogliono gli utilizzatori finali: semplicemente perfetta. 1. Ricezione, stoccaggio e ripresa del gesso Il minerale, estratto nelle cave utilizzando apposite macchine, frese roadheader, senza l’impiego di esplosivo, viene trasportato con nastri coperti in un deposito chiuso, da dove poi viene ripreso per l’invio alla fase di cottura. 2. Cottura, macinazione e stoccaggio del gesso La cottura avviene in un forno/mulino verticale alimentato a gas metano, con sistema “Flash Calcination”. I gas che fuoriescono dal camino sono composti da vapore acqueo, prodotti della combustione del metano e polveri residue. Il sistema di Monitoraggio delle Emissioni (S.M.E.) sviluppato da Fassa è stato approvato dall’ARPA di Asti, che sarà pertanto in grado di verificare continuamente ed in tempo reale la quantità e la qualità delle emisioni di questi gas. Dopo la fase di cottura, il gesso viene macinato e depositato, ed in seguito, miscelato con gli altri componenti. A questo punto il gesso è pronto per diventare il “cuore” di una lastra Gypsotech che viene armata con cartone riciclato. 3. Formatura della lastra La miscela composta da acqua, gesso e altri elementi viene spalmata sul nastro di cartoncino detto “inferiore”; un secondo nastro di cartoncino, detto “superiore”, viene depositato sulla miscela, creando una sorta di “sandwich” carta-gesso-carta. Viene creato un nastro continuo di dimensioni definite (1200 mm di larghezza, per uno spessore tra 6 e 18 mm) che procede per oltre 200 metri lungo la linea di formatura, dando il tempo alla miscela di gesso di indurirsi per poter passare alle lavorazioni successive. Il nastro continuo viene tagliato in singole lastre che attraversano, per circa 40 minuti, un essiccatoio dove avviene il trattamento finale. I gas che fuoriescono sono monitorati dall’ARPA secondo protocollo S.M.E. 4. Controllo qualità e confezionamento Le lastre sono sottoposte al controllo di qualità durante tutto il processo produttivo, secondo le procedure e le frequenze indicate dalla norma EN 520. In particolare, al termine del ciclo di produzione, le lastre vengono verificate da personale dedicato, nel laboratorio per controllo qualità. In questa fase, le lastre che non rispettano gli standard vengono frantumate e riutilizzate come materia prima, assieme al minerale di cava, evitando dunque sprechi di risorse. Le lastre conformi ai parametri di qualità vengono confezionate e depositate in magazzino. Un sistema, completo in ogni sua parte Oltre alle lastre standard, la linea Gypsotech è composta dalle lastre ignifughe con fibra di vetro (Focus), dalle idrorepellenti a basso assorbimento d’acqua (Aqua) e dalle lastre con barriera vapore in alluminio (Vapor). Inoltre per aumentare l’isolamento termico e acustico ci sono le lastre accoppiate Duplex, dove il cartongesso è abbinato a diversi materiali isolanti (polistirene espanso ed estruso, lana di vetro, lana di roccia) e il “pannello parete” con anima in cartone a nido d’ape (Alveum). A tutto ciò si aggiunge la fornitura completa di tutti gli accessori metallici e in polvere necessari per il montaggio delle lastre e la realizzazione di pareti, contropareti e controsoffitti. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici