Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Un arco di cerchio adagiato sulle rive di un bacino, così si presenta quest’opera architettonica per la quale sono stati messi in opera 12.000 mq di soluzioni VMZINC: lastre in zinco titanio che rivestono senza soluzione di continuità copertura e fianchi, creando un guscio omogeneo. È appena stato aperto al pubblico il nuovo e avveniristico Museo Aeroscopia di Blagnac, vicino a Tolosa, nel cuore di un vasto territorio dedicato all’aeronautica mondiale (qui si trova l’officina di assemblaggio dell’Airbus A380). Vero e proprio spazio culturale, manifesta con la sua presenza lo sviluppo del turismo industriale nella regione. Una superficie espositiva di 6.000 mq e 4.000 mq di aree esterne, ospita più di 80 aeromobili e velivoli sia civili che militari. Progettato da Cardete Huet Architectes, questo sinuoso edificio è una vera prodezza architettonica per la quale sono stati messi in opera 12.000 mq di soluzioni su misura VMZINC. La dimensione ludica del museo si manifesta anche grazie alla forma oblunga della struttura, caratterizzata da linee curve e ondulate che creano un arco di cerchio adagiato sulle rive di un piccolo bacino, trasformato in “piazza d’acqua” che riflette l’immagine dell’edificio e diventa luogo di sosta e parte del percorso delle aree per le mostre all’aperto. L’edificio è interamente rivestito in lastre di zinco titanio VMZINC che ha permesso la realizzazione di un guscio omogeneo e continuo in cui copertura e facciate si fondono e confondono. Le lastre, finitura ANTHRA-ZINC la cui opacità evita i riverberi tipici dei rivestimenti metallici, sono protette in superficie da una laccatura a caldo. La parte superiore dell’edificio è costituita da 10.000 mq di copertura strutturale VMZINC in doppia aggraffatura, una soluzione composta da lastre di ZINC PLUS e da un isolante in lana minerale rigida dello spessore di 120 mm, il tutto fissato su un supporto in acciaio con barriera al vapore tramite delle clips di fissaggio che permettono di ottimizzare i tempi di posa. La clip è fissata su una piastra di acciaio, inserita direttamente nell’elemento isolante. Facile da installare sulle lastre di zinco prima della piegatura, ne consente la libera dilatazione. I vantaggi di questo tipo di copertura per l’edificio sono stati notevoli; oltre a garantire l’isolamento termico e la riduzione dei ponti termici, il sistema ha permesso la realizzazione di una struttura estremamente leggera e modellabile su forme complesse ed eleganti. Sui fianchi dell’edificio, invece, sono stati posati circa 2.000 mq di lastre in zinco titanio VMZINC, finitura ANTHRA-ZINC, sempre in doppia aggraffatura, posate su un telaio in legno. Questa tecnica ha garantito una giunzione “invisibile” fra rivestimento delle facciate e della copertura, generando un insieme continuo e armonioso. La tecnica della doppia aggraffatura, un metodo tradizionale e artigianale tramite apposite pinze, ha permesso una posa agevole e rapida. Sulle forti pendenze, aggraffature intermedie limitano la lunghezza degli elementi prefabbricati di zinco, facilitandone la movimentazione. Lo zinco è stato consegnato in bobine e tagliato in officina dall’impresa grazie a uno schema di posa progettato a monte. Morbido e flessibile, questo materiale ha permesso di gestire facilmente la particolare copertura a doppia curvatura del Museo. Foto Cardete Huet Architectes Consiglia questo comunicato ai tuoi amici