Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Le unità Wavin Aquacell sono state scelte per la realizzazione del progetto Glasgow Airport Investment Area (GAIA), la cui finalità è quella di favorire la crescita economica del distretto di Renfreshwire e della città di Glasgow.Le unità Wavin Aquacell sono sviluppate per garantire un approvvigionamento idrico sicuro ed efficiente, un miglioramento dei servizi igienici e sanitari, un incremento prestazionale degli edifici e soprattutto lo sviluppo di città che siano in grado di fronteggiare ogni tipo di condizione climatica. Il progetto Glasgow Airport Investment Area Il progetto è stato avviato nel giugno del 2019 in seguito allo stanziamento complessivo di oltre 39,1 milioni di sterline. Incaricata della realizzazione la società Wills Bros Civil Engineering che ha messo a punto un progetto basato sul riallineamento di Abbotsinch Road, sulla realizzazione di un nuovo ponte sul fiume White Cart e sullo sviluppo di nuove strade pedonali e ciclabili.L’intervento ha visto la realizzazione di un tratto di strada di circa 1,6 km nell’area della pianura fluviale tra il Black White Water e il White Car Water, caratterizzata dalla presenza di numerosi cavi elettrici interrati da 132 kw impossibili da rimuovere in quanto fonte di approvvigionamento energetico per Renfrew e Glasgow.Per far fronte a questa problematica Will Bros Civil Engineering ha deciso di costruire un terrapieno con l’ausilio di unità modulari Wavin Aquacell e 3 tonnellate di cemento leggero. L’impiego delle unità Wavin Aquacell Le unità Wavin Aquacell sono generalmente utilizzate per la creazione di sistemi in grado di attenuare e filtrare l’acqua piovana, abbinate a cemento leggero e materiale di riempimento. Per il progetto Glasgow Airport Investment Area sono stati utilizzati più di 6000 moduli Aquacell realizzati in plastica riciclabile e vuoti al 95% per poter contenere circa 190 litri d’acqua ciascuno. Le unità si contraddistinguono per la straordinaria robustezza e l’elevata capacità di carico, sia verticale che orizzontale, confermandosi la soluzione ideale per le aree a intenso traffico. L’impronta di carbonio del progetto è stata di 196,34 tonnellate di CO2 equivalente, ovvero dell’87% inferiore rispetto alla proposta originale che prevedeva la realizzazione di una struttura in cemento rinforzato a protezione dei cavi elettrici e un impatto ambientale di 1546,28 tonnellate di CO2 equivalente. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici