URSA Tour: attenzione all’ambiente e spirito di squadra

URSA ITALIA

Per URSA la bicicletta, mezzo sostenibile e salutare, è un elemento per consolidare dal punto di vista professionale lo spirito di squadra.

15 ciclisti amatoriali, dipendenti e dirigenti delle Business Unit Italia e Adria, sono partiti da Monfalcone in provincia di Gorizia, dove URSA ha uno dei suoi stabilimenti, per arrivare alla sede produttiva di Bondeno, in provincia di Ferrara, creando un percorso immaginario di connessione tra la due realtà.

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URSA Tour

Fra i partecipanti all’iniziativa Pasquale D’Andria e Piero Trezza, rispettivamente Direttore Tecnico & Marketing, e Direttore Commerciale, insieme al Direttore Generale di URSA Italia e Adria, Wolfgang Marka, che ha commentato con orgoglio il completamento delle tre tappe dell’URSA TOUR, iniziativa volta a ricordare l’importanza di proteggere il nostro mondo.

Il tour è stato inaugurato a Monfalcone (GO) e ha attraversato Latisana (UD), Ponte di Piave (TV), Trebaseleghe (PD) e Rovigo, terminando la sua corsa a Bondeno (FE) presso lo stabilimento di polistirene estruso di URSA Italia. Lungo il percorso i ciclisti amatoriali hanno avuto l’occasione di visitare clienti e partner.

Special guest dell’iniziativa è stato Francesco Moser, ex ciclista professionista che ha affiancato il gruppo nell’ultima tappa: già ospite in più occasioni presso ISOLA URSA, importante progetto di comunicazione, formazione e sensibilizzazione promosso da URSA Italia, Moser ha partecipato in veste di sportivo, come ciclista, e di agricoltore, in quanto produttore di vino, accompagnando la squadra prima nel percorso ciclistico e poi brindando con loro al termine del tour con il suo spumante.

URSA Tour.

La scelta della bicicletta, mezzo che tutela ambiente e salute, è un modo per URSA per ribadire nuovamente il proprio impegno verso la promozione di un corretto stile di vita e il contenimento energetico, auspicando una sostenibilità sia ambientale che umana.

Per questo, URSA ha accompagnato il tour annunciando che piantumerà un numero di alberi in grado di bilanciare le emissioni di CO2 dei mezzi di supporto che hanno seguito e accompagnato i ciclisti.

Questi alberi, che andranno a popolare una foresta, saranno piantati grazie al contributo di chi ha deciso di adottarne uno durante l’evento, e sarà possibile seguirne lo sviluppo tramite una piattaforma dedicata in collaborazione con Treedom.

Inoltre, è stato consegnato un assegno di 6.060 euro alla Fondazione Città della Speranza, che collabora con l’ospedale oncologico pediatrico di Padova, per contribuire alla ricerca, alla formulazione di diagnosi precoci, e all’identificazione di terapie e cure innovative. L’importo è stato determinato donando un euro per ogni chilometro percorso da ciascun ciclista.

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