Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Prendendo in esame due zone diverse, una in esterno ed una all’interno, è possibile dare un assaggio delle operazioni di restauro e dei materiali impiegati per portare nuovamente splendore al Castello, pur mantenendone il sapore storico delle sue antiche origini. FACCIATA INTERNA SOPRA IL PORTICO DEL POLLACK Pulitura Il primo intervento di pulitura mediante getto d’acqua a bassa pressione, ha evidenziato la presenza di agenti infestanti su tutta la facciata, rendendo necessario l’intervento con Rofix Alghicida; tale trattamento contro agenti infestanti presenti sulla facciata, ha permesso oltre alla pulitura, anche il risanamento della facciata stessa. Consolidamento e Finitura L’utilizzo dell’impregnante Rofix a base di estere siliceo ha permesso il consolidamento della muratura e dei vecchi intonaci. Questo primo trattamento, seguito da un successivo consolidamento puntuale degli strati di intonaco antico (eseguito con resina acrilica opportunamente diluita e maltine di calce idraulica micronizzata), ha permesso di proseguire il restauro e l’integrazione degli intonaci con malte adeguate. La vasta gamma dei prodotti Röfix consente l’impiego di diverse tipologie di malta per ogni specifica casistica: Röfix 675 per il rinzaffo, Röfix 665 per riempimenti, Röfix 696 e Röfix 692, per risanamenti e intonaci. Nel caso della facciata in questione è stata scelta una maltina a base di grassello, sabbia e polveri di marmo al fine di ottenere una colorazione ed un aspetto simile all’originale. Per ciò che concerne le cornici aggettanti delle finestre, dei marcapiani e degli archi del portico, si è proceduto alla ricostruzione mediante armatura con barre d’acciaio filettate, a sostegno della cornice stessa. Anche in questo caso, dopo aver imbastito la modanatura della cornice con Röfix 696 e Röfix 692, si è scelta una maltina finale sempre a base di grassello e polveri di marmo ed una finitura a calce con Rofix Sesco, adeguatamente pigmentata. Il risultato è stato un intervento con materiali naturali nel rispetto del manufatto storico. VOLTA IN CANNUCCIATO La volta di una delle grandi sale della villa, collocata nel corpo centrale del piano terra, si è presentata interrotta per un quarto, a causa di un crollo della struttura stessa. In questo caso, oltre alle operazioni di restauro classiche, si è dovuti procedere prima con l’integrazione della parte di volta mancante. Chiaramente anche questo passaggio è stato fatto in modo scrupoloso e con la stessa tecnica di costruzione originale: in cannucciato con Röfix Portaintonaco di canna. Dopo aver legato le cannette all’orditura lignea mediante chiodatura e filo zincato, si è proceduto alla stesura di vari strati di malta Röfix 696 per inglobare le canne e per dare forma e sostegno allo strato di finitura di sabbia fine e grassello. Il cornicione che collega le pareti alla volta è stato ricostruito con la stessa tecnica, ma con un’orditura costituita da mensoline lignee sagomate come le originali esistenti. Su queste sono state legate le cannette e la rete. Per il cornicione è stata scelta una finitura più levigata rispetto alla volta (con granulometria ed aspetto cromatico simile all‘originale), per dare continuità fisica ed estetica al restante cornicione esistente. A questo punto si è potuti procedere con le operazioni più comuni di restauro della decorazione esistente, con integrazione pittorica dei fondi a velatura e delle decorazioni a velatura e/o rigatino e alla ricostruzione delle parti mancanti mediante la riproduzione del modulo grafico. Per ulteriori informazioni: www.roefix.com Consiglia questo comunicato ai tuoi amici