L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di lavorare in molti comparti industriali e potrà avere un ruolo determinante anche in edilizia.
Il settore real estate secondo la United Nations Global Alliance for Buildings & Construction è responsabile del 40% delle emissioni di anidride carbonica a livello mondiale. Di queste, tre quarti derivano dal consumo energetico degli edifici, un quarto alla loro costruzione (soprattutto a causa dei materiali utilizzati).
Anche un rapporto BPIE sottolinea come l’impatto climatico degli edifici sia troppo elevato ed è urgente accelerare la trasformazione, se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE.
La sfida del settore construction per i prossimi anni è quindi quella di puntare su sostenibilità, economia circolare ed efficientamento energetico, e l’AI e le nuove tecnologie potranno contribuire alla trasformazione degli edifici in chiave sostenibile.
Nuove tecnologie per edifici a basso impatto
Cosa possono fare le nuove tecnologie? Gli strumenti BMS (Building Management System) consentono di monitorare i servizi come il riscaldamento, la ventilazione e la climatizzazione, gestendone i consumi e assicurandone il funzionamento più efficiente ed economico possibile. Come ha spiegato Davide Grimaldi, Sales Manager Real Estate di Johnson Controls, il BMS è alla base degli smart building.
La diffusione di oggetti connessi all’interno degli edifici, e di conseguenza una mole sempre più importante di dati, apre la strada all’intelligenza artificiale.
I dati raccolti possono essere utilizzati per comprendere o prevedere l’utilizzo da parte degli occupanti, automatizzare alcune attività e orientare la gestione degli edificio in chiave sostenibile.
Qualche esempio? Migliorare l’efficienza energetica, verificare la conformità di prodotti/fornitori, monitorare la qualità dell’aria, aumentare la produttività dell’edificio (climatizzazione in base al tasso di occupazione), valutare i costi per m2 , conoscere e comparare i dettagli su contratti di acquisto di energia, produzione solare locale, ricarica di veicoli elettrici, ecc. L’intelligenza artificiale può analizzare tanti parametri, monitorarne le evoluzioni e restituire informazioni utili.
Smart building, quali prospettive?
Le tecnologie sono già disponibili, eppure il patrimonio edilizio europeo non è ancora pronto per usarle. Oggi sono ancora pochi gli edifici che possono implementare un’offerta di servizi abilitati all’intelligenza artificiale. Si stima che solo l’1% degli edifici in Europa sia progettato in questo senso e solo l’1% venga ristrutturato ogni anno. La volontà della comunità europea è quella di incrementare il tasso di ristrutturazione arrivando al 3%, ma servono risorse.
Sarà importante, nel prossimo futuro, adottare tutti gli algoritmi BMS disponibili (che consentono per esempio l’avvio ottimale degli impianti, l’accensione e spegnimento dell’illuminazione in base all’occupazione, la gestione delle scorte energetiche) prima di poter aggiungere valore con l’AI. A oggi solo il 10% degli edifici in Europa è ottimizzato con i BMS, ma il decreto legislativo n.48/2020 prevede l’obbligo di introdurre i sistemi di automazione e controllo BMS negli edifici commerciali entro il 1° gennaio 2025.
La strada verso le tecnologie AI, e la riduzione dell’impatto ambientale del settore, è tracciata.
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