La Jian Mu Tower è un intreccio tra architettura, agricoltura urbana e intelligenza artificiale. Una fattoria verticale idroponica sviluppata su 51 piani e 218 metri di altezza, capace di produrre colture in grado di sfamare 40 mila persone all’anno. Tutto racchiuso in un grattacielo iconico, immerso nella natura firmato CRA-Carlo Ratti Associati.
a cura di Tommaso Tautonico
Indice degli argomenti:
- La torre autosufficiente dal punto di vista alimentare
- L’agronomo virtuale supportato dall’intelligenza artificiale
La Jian Mu Tower, progettata dallo studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, sarà il primo grattacielo al mondo per uffici capace di produrre colture in grado di sfamare 40 mila persone all’anno. L’edificio, alto 51 piani e 218 metri, sarà costruito a Shenzhen, in Cina e comprenderà una fattoria, uffici, un supermercato e un’area ristoro.
“L’agricoltura urbana su piccola scala si sta sviluppando in molte città di tutto il mondo, da Parigi a New York a Singapore” dichiara Carlo Ratti , socio fondatore del CRA e professore al Massachusetts Institute of Technology “La Jian Mu Tower, tuttavia, è a un livello successivo. Un tale approccio ha potenziale per svolgere un ruolo importante nella progettazione di città del futuro, e affronta una delle sfide architettoniche più urgenti di oggi: integrare il mondo naturale nella progettazione degli edifici” conclude.
La torre autosufficiente dal punto di vista alimentare
Nel progetto della torre, lo studio Carlo Ratti Associati intreccia architettura e agricoltura urbana, immaginando un’unica facciata con una fattoria idroponica verticale integrata, estesa per tutta l’altezza dell’edificio. Una nuova idea di grattacielo in cui il naturale e l’artificiale si sovrappongono.
Il nome della torre deriva dal simbolo dell’albero “jian mu” che, nell’antico folklore cinese, collega il cielo e la terra. Secondo la credenza tradizionale, il cielo è rotondo mentre la terra è quadrata. Il grattacielo riprende questo principio con la sua base rettangolare che si trasforma gradualmente in una forma tubolare man mano che sale.
Un’area di 10.000 mq sulla facciata della torre sarà dedicata alla coltivazione di diverse colture e il design dell’edificio consente ai residenti di coltivare, acquistare e consumare frutta e verdura fresca direttamente all’interno della torre.
Grazie all’integrazione della fattoria, il grattacielo sarà in grado di produrre circa 270.000 Kg di cibo all’anno, sufficienti a coprire il fabbisogno di circa 40.000 persone. Nella Jian Mu Tower funzionerà una catena di approvvigionamento alimentare auto-sostenuta, che comprende la coltivazione, il raccolto, la vendita e il consumo di colture, tutto all’interno dello stesso edificio.
L’agronomo virtuale supportato dall’intelligenza artificiale
Lo studio CRA insieme alla società italiana ZERO, specializzata in approcci innovativi all’agricoltura, sta lavorando affinché la fattoria della torre sia ottimizzata per produrre una varietà di prodotti, dalle insalate ai frutti, alle erbe aromatiche, in modo efficiente e sostenibile.
Le operazioni di gestione quotidiana dell’azienda agricola, come l’irrigazione e gli aspetti nutrizionali saranno gestite da un agronomo virtuale, supportato dall’intelligenza artificiale.
Dal punto di vista architettonico, il grattacielo è provvisto di giardini a doppia altezza, integrati perfettamente con gli spazi interni, grazie ai quali i residenti si sentono immersi in un ambiente naturale.
“Oltre alla fattoria verticale, gli elementi naturali e artificiali dell’edificio lavorano insieme in molti altri modi” afferma Carlo Ratti. “All’esterno della torre, una serie di terrazze ospitano un’ampia varietà di flora tra cui ninfee, felci e litchi. Queste terrazze promuovono la biodiversità e sfruttano le abbondanti precipitazioni di Shenzhen nel loro sistema di irrigazione sostenibile. Inoltre, gli impiegati all’interno della Jian Mu Tower potranno utilizzare i giardini interni per il relax e l’interazione sociale”.
La presenza di abbondante vegetazione sulla superficie dell’edificio riduce efficacemente l’irraggiamento solare nelle aree interne senza dover necessariamente ricorrere all’aria condizionata. Grazie ad una apposita app, i residenti, potranno personalizzare le condizioni microclimatiche dei loro uffici.
Img by CRA-Carlo Ratti Associati
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