L�errore di Lunardi

Dure critiche alla superficiale dichiarazione del Ministro. Lunardi, infatti, in un incontro al Caffè della Versiliana aveva infelicemente dichiarato: “Mafia e camorra ci sono sempre state e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono: dovremo convivere con questa realtà. Noi andiamo avanti a fare le opere che dobbiamo fare”. Parole quanto mai imprudenti per un ministro delle infrastrutture e le reazioni non hanno tardato ad arrivare. Luciano Violante ha, senza mezzi termini, dichiarato: “Non può restare al suo posto valuteremo con i capigruppo se chiedere le sue dimissioni. Non era mai accaduto che un ministro della Repubblica avesse lasciato intendere un patto così esplicito tra potere politico e mafia”. Lo stesso Lunardi ha successivamente definito la sua frase “imprecisa e infelice” ma le critiche non si sono fermate anche alla luce dell’importanza del problema sollevato. Sbalordita si è detta la sorella di Giovanni Falcone, Maria, e la vedova di Libero Grassi. Appoggi al ministro sono, invece, venuti da altri esponenti del governo primo tra tutti il vice-ministro all’economia Miccichè che ha detto: “Nessuno pensa di non lottare contro la mafia. Ma Lunardi ha sostanzialmente ragione. Non si ferma la mafia con il blocco degli appalti”.

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