“La Casa di Ale” è, prima di tutto, un progetto bellissimo e una testimonianza di forza e coraggio che è giusto condividere il più possibile.
Marco Meroni, il papà di Alessandro, un bimbo disabile di 11 anni, ci racconta che con la sua famiglia si son trovati di fronte a un bivio, lasciarsi andare di fronte a una tragedia, come l’improvvisa disabilità a causa di un virus di un bimbo di 4 anni, fino a quel momento sano e vivace, o reagire e cercare di garantirgli la miglior vita possibile.
Hanno scelto di vivere con coraggio e da qui è nato il sogno di realizzare un’abitazione che fosse il più possibile a misura di Ale, permettendogli di essere autonomo e di vivere in pienezza, nonostante le difficoltà.
E’ un uomo entusiasta, ottimista e caparbio Marco e, grazie anche al sostegno del Comune di Villa Guardia, in provincia di Como, che ha supportato Alessandro e la sua famiglia e a una serie di aziende partner, “La casa di Ale”, cercata a partire da specifiche esigenze: tutta su un piano, immersa nella natura e nel verde, efficiente e dotata di tecnologia innovativa, è ora realtà.
Marco non si ferma certo qui e il suo obiettivo è che la Casa divenga un laboratorio aperto a chiunque voglia approfondire le soluzioni più innovative ed efficienti pensate per aiutare le persone fragili, permettendo loro di vivere nel miglior modo possibile. “Continuando a guardare con fiducia al futuro e alle innovazioni che grazie alla biotecnologia si continueranno a sviluppare”.
Per seguire la storia di Alessandro e di tutta la famiglia è on line il sito Il Volo di Ale creato, ca va sans dire, da Marco.
Il progetto
Il progetto, curato dall’architetto Alessandro Pagani, nasce dalla completa ristrutturazione di un’abitazione esistente, che è stata ripensata per essere senza barriere architettoniche in modo che Alessandro, che ha un importante deficit motorio ed è ventilato artificialmente, possa essere il più possibile autonomo.
Un’abitazione in cui il verde ha un ruolo importante per la serenità di tutta la famiglia e nel percorso di crescita di Alessandro e di sua sorella.
Tutto è pensato per aiutare la vita di Alessandro: “porte e pavimentazioni a prova di carrozzina, ambienti open space, sollevatori meccanici, sistemi domotici per un controllo vocale”.
Grazie alle scelte tecnologiche e impiantistiche adottate l’abitazione è molto efficiente dal punto di vista energetico, aspetto non trascurabile considerando che, essendo i device medicali attivi 24 ore su 24, i consumi energetici sono alti, e la tecnologia si trasforma in uno strumento che aiuta l’autonomia di Ale.
Fotovoltaico e sistema di accumulo
Il fabbisogno energetico è soddisfatto per il 94% dalle energie rinnovabili: in copertura è infatti installato un impianto fotovoltaico da 6,6 kWp associato a un sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie hybrid 9.53 da 10 kWh che, oltre ad accumulare l’energia in eccesso non immediatamente utilizzata, come un Energy manager intelligente, gestisce e ottimizza tutta l’energia della casa, in base alle necessità della famiglia.
“Con sonnen” spiega Marco “abbiamo potuto contare su un unico referente per tutte le nostre esigenze: dall’installazione dell’impianto fotovoltaico all’integrazione del sistema di accumulo, sino al servizio di fornitura di energia. Una soluzione che copre il nostro fabbisogno energetico e che ci offre anche un notevole risparmio sui costi”.
Un altro aspetto significativo e interessante per Marco è anche l’essere parte della sonnenCommunity “una comunità di persone con la quale affrontare le sfide della transizione energetica e costruire insieme un futuro energetico più sostenibile per Ale e per tutte le future generazioni”.
A completamento del progetto è stato installato il pannello solare LightMate da EET, direttamente collegato alla presa di corrente, e alla pompa di calore Belaria da Hoval.
Una smart home in cui la tecnologia si comanda con la voce
Vimar ha realizzato il progetto di Home & Building Automation in linea con la norma CEI 64-21, che fornisce prescrizioni a livello normativo in modo che gli impianti siano adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o con specifiche necessità. In particolare il sistema By-me Plus con la serie Arké fit nella tonalità bianca, compatibile con Alexa, permette ad Ale di gestire in autonomia i vari apparecchi, supervisionando l’ambiente attraverso i 3 monitor touch interni con l’app View installata.
Grazie ad Amazon Alexa, per esempio, Alessandro può comandare la domotica con la voce: “Si tratta, ci dice Marco, di un device amico che gli permette di essere autonomo, di aprire o chiudere le tapparelle, accendere le luci, gestire zanzariere o oscuranti”. Ale può chiamare i suoi genitori da una stanza all’altra in caso di necessità e può giocare con i contenuti disponibili su Amazon Kids su Alexa, ascoltare musica o studiare.
Siamo davvero di fronte a un esempio concreto della valenza sociale che la tecnologia può assumere. Nel caso di Alexa sono 4 le aree in cui si declina l’accessibilità – udito, mobilità, voce e vista e sono molti i servizi disponibili.
Sanitari Duravit
Duravit è un’azienda molto attenta all’etica, valore presente in tutte le attività, a partire dal proprio claim “Upgrade your everyday“, esplicativo dell’attenzione verso i clienti, con prodotti che garantiscano comfort, igiene, sicurezza, facilità d’uso, qualità, design, durevolezza, risparmio d’acqua ed energia e che siano accessibili per tutti.
Ne “La Casa di Ale” Duravit ha offerto i sanitari della serie ME by Starck, i vasi sospesi sono dotati di HygieneFlush, un’innovativa tecnologia di sciacquo con funzione anche antibatterica, che si caratterizza per il potente getto d’acqua messo in rotazione attraverso due aperture sfalsate che, con 4,5 litri di acqua, garantisce lo sciacquo ottimale di tutta la superficie interna del vaso.
Inoltre lo smalto ceramico HygieneGlaze, cotto sulla superficie interna del vaso, di cui sono dotati i vasi HygieneFlush inibisce la proliferazione batterica (dopo sei ore elimina circa il 90% dei batteri e dopo 24 ore circa il 99,9%).
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