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Lo scorso 13 marzo si è tenuto a Rimini presso la fiera Technodomus (Salone delle tecnologie per la lavorazione del legno e componenti per l’edilizia) il seminario tecnico organizzato e promosso da Istituto Giordano dal titolo “La marcatura CE dei serramenti”, atto ad approfondire l’argomento relativamente alla norma UNI EN 14351-1 ed in particolare per quelli prodotti in legno. L’evento è stato sponsorizzato da Blinfort (porte blindate) e Infobuild (portale dell’edilizia) con la gentile collaborazione media partner di Netconcrete.info (portale dedicato al calcestruzzo). Grande l’interesse suscitato dal numeroso pubblico che ha assistito ed interloquito con i tecnici sui dubbi e le problematiche più comuni riscontrati nel loro approccio alla materia . Naturalmente bisogna fare una premessa d’obbligo, ovvero che la norma di prodotto (UNI 14351-1) non fa distinzione sulla tipologia di materiale con il quale viene prodotto il serramento definendo concetti apparentemente uguali sia per quelli in legno, in alluminio, in pvc o misti. In realtà lo scenario che si è via via definito durante l’applicazione della marcatura CE e nello specifico sulla possibilità di applicazione del cascading, (cioè la possibilità da parte del serramentista di utilizzare i certificati delle prove ITT del proprio gammista) ha fatto sorgere numerosi dubbi sia sulla normativa che sulla sua applicazione. Il seminario aveva come obiettivo quello di presentare le varie sfaccettature della marcatura CE affinchè l’interlocutore possa, capite le problematiche, applicare le procedure della norma senza problemi. Il primo intervento tenuto dal dott. Alessandro Trevisani (resp. Lab. Tecnologia del legno Istituto Giordano) ha illustrato l’anatomia del legno per arrivare ad identificare le caratteristiche intrinseche del materiale in funzione degli assi, dei raggi legnosi che condizionano le proprietà fisiche e meccaniche come la resistenza alla fenditura ed alla compressione, passando poi ad illustrare i difetti di questa materia prima naturale. Dall’anatomia si è passati ai vari trattamenti che si possono effettuare sulle specie legnose come l’essicazione, trattamenti protettivi etc. Naturalmente ogni sezione trattata è stata illustrata da foto e da esempi pratici tratti dalle prove effettuate in laboratorio. A seguito delle specifiche sulla materia prima si è entrati nel cuore dell’argomento “marcatura CE” con l’intervento dell’ing. Marco Sarti (lab. Security e Safety Istituto Giordano). Tale intervento è stato progettato dando un taglio molto pratico ed immediato all’argomentazione. Innanzi tutto l’ing. Sarti ha illustrato le prove iniziali di tipo (ITT) necessarie ed obbligatorie all’ottenimento della marcatura CE specificando che tali prove sono dettate dalla tabella ZA della norma di prodotto e che in Italia devono sottostare a decreti già attualmente in vigore (come quello del contenimento energetico su edifici), ma che all’estero potrebbe averne altre. Quindi è necessario per un produttore di serramenti che commercializza in paesi fuori l’Italia verificare quali prove sono richieste per entrare con il proprio prodotto ed essere a norma. Naturalmente al produttore interessa sapere oltre alle prove richieste anche a che categorie di prodotto possono essere estese e con l’ausilio di tabelle ed esempi fotografici si è riusciti a fare un excursus su tutti i casi possibili. L’ing. Sarti ha ribadito più volte all’interno del proprio intervento che la responsabilità del prodotto è di colui che lo immette sul mercato e siccome per i serramenti si tratta di un sistema 3, le prove e i campioni rappresentativi del prodotto sono scelti direttamente dal serramentista. Conclude l’interessante intervento riportando una serie di difetti riscontrati sui serramenti durante le prove in funzione dei materiali (pvc, legno, acciaio etc) e della ferramenta utilizzata. La giornata termina con il terzo ed ultimo intervento quello dell’ing. Giuseppe Persano Adorno (dir. Tecnico della CPD Istituto Giordano) che a fronte di tutte le informazioni precedentemente date dai colleghi spiega la delicata questione del cascading dei serramenti in legno. Come anticipato precedentemente il serramento in legno ha la stessa norma di prodotto del serramento in alluminio per il quale il cascading è oramai di uso comune. Diversa sono le problematiche del serramentista che assembla in legno perché non vi è un fornitore di “profili” standardizzati e sempre uguali. Inoltre essendo una materia naturale lo stesso legno utilizzato potrebbe a parità di condizioni avere caratteristiche di resistenza meccanica diverse e di conseguenza dare risultati diversi. Quindi nonostante la norma non vieta di applicare il cascading e, si riporta l’esempio di qualche caso già in essere, sicuramente bisogna prestare molta più attenzione a tutti i processi produttivi che vanno tenuti sotto stretto controllo (FPC). Il dibattito che ha seguito il seminario ha aperto altre panoramiche e sviluppi di questa marcatura CE oramai alle porte ma ancora così sconosciuta. L’applicazione che è venuta fuori, non per caso in una fiera che ha come core business quello delle macchine per il legno, è che probabilmente anche coloro che realizzano tali macchine potrebbero avvicinarsi alla marcatura CE fornendo un pacchetto “finito” di macchina + marcatura CE su prodotti da loro progettati e realizzati cercando, in considerazione alle specifiche segnalate dall’ing. Sarti, di realizzare e marcare prodotti tali per cui l’estendibilità dei risultati sia la maggiore. Rimini, 13 marzo 2009 La marcatura CE dei serramenti Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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