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Nel mese di marzo sono state pubblicate le cinque parti della norma UNI 11143 “Acustica – Metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti” elaborate dalla Commissione Acustica dell’UNI strutturate in: Parte 1: Generalità Parte 2: Rumore stradale Parte 3: Rumore ferroviario Parte 5: Rumore da insediamenti produttivi (industriali e artigianali) Parte 6: Rumore da luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo Al momento non è disponibile la parte 4 relativa al rumore aeroportuale. Tale pacchetto di norme si colloca a supporto del futuro recepimento della Direttiva 2002/49/CEE del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. La UNI 11143 richiama altre norme, le più significative delle quali sono: – UNI 9884 Acustica – Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale – UNI 10855 Acustica – Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti e alle seguenti norme ISO, richiamate nella stessa Direttiva 2002/49/CEE sopra citata, che a breve saranno recepite come UNI ISO in italiano, ci riferiamo alle: – ISO 9613-1:1993 Acoustics-Attenuation of sound during propagation outdoors – Calculation of the absorption of sound by the atmosphere – ISO 9613-2:1996 Acoustics-Attenuation of sound during propagation outdoors – General method of calculation – ISO 8297:1994 Acoustics – Determination of sound power levels of multisource industrial plants for evaluation of sound pressure levels in the environment – Engineering method. La UNI 11143 descrive una metodologia per la stima dell’impatto acustico e del clima acustico in funzione delle diverse tipologie di sorgenti o attività, allo scopo di definire un percorso chiaro per il progettista e per chi, da parte dell’amministrazione competente, è deputato a valutare e a decidere di conseguenza. Essa si applica a infrastrutture di trasporto, a insediamenti produttivi (industriali, artigianali, commerciali, agricoli ed ogni altra forma di attività, anche terziaria) e a luoghi per intrattenimenti danzanti, pubblici spettacoli e pubblici esercizi. Può costituire un utile riferimento per le attività di redazione degli studi di impatto ambientale, le cui finalità e requisiti generali sono definiti nella UNI 10742 Impatto ambientale – Finalità e requisiti di uno studio di impatto ambientale . La parte 1 descrive diversi termini generali comuni mentre quelli specifici sono riportati nelle singole parti. In questa parte descrive, in termini generali, come si determina il clima acustico attraverso: – l’acquisizione dei dati informativi – la determinazione del rumore ambientale – la rappresentazione dei dati acustici La stima dell’impatto acustico prodotto da sorgenti sonore richiede la caratterizzazione del territorio in cui va ad inserirsi la nuova attività. La norma specifica come si rileva il rumore ambientale in termini del livello di pressione sonora continuo equivalente ponderato A, relativo al tempo di riferimento misurato in posizioni significative. La parte 1 considera il caso in cui si richieda anche una valutazione del livello di pressione sonora all’interno degli edifici. Inoltre precisa come devono essere caratterizzate le nuove sorgenti sonore, ovvero con: – i livelli di potenza sonora e la direttività. Nel caso in cui non siano disponibili i diagrammi polari di emissione della sorgente sonora devono essere forniti i livelli di pressione (o di intensità) sonora rilevati in un certo numero di posizioni, espressi in bande di terzo di ottava (o di ottava) – la geometria (puntuale, lineare o areale) – le caratteristiche costruttive e funzionali utili per caratterizzare le emissioni sonore. Per ciascuna di tali sorgenti sonore deve essere predisposto un foglio dati in cui siano riportate tutte le informazioni necessarie descritte dalla norma stessa. Viene considerata la possibilità che, in assenza totale o parziale di informazioni, è possibile utilizzare dati acustici di sorgenti analoghe con caratteristiche note. La parte 2 descrive i metodi per stimare l’impatto e il clima acustico generati dalle infrastrutture stradali. Per l’impatto acustico essa si applica sia al caso di una nuova realizzazione sia al caso di modifica di una infrastruttura stradale esistente. Non si applica invece alle sorgenti sonore “non stradali”, anche se presenti nell’area di studio, per le quali si rimanda alle altre parti. La parte 3 definisce le metodologie di misurazione e l’impiego di modelli matematici previsionali volti a stimare l’impatto e il clima acustico ambientale determinati dalla presenza, dalla realizzazione o dalla modifica sul territorio di un’infrastruttura lineare di trasporto ferroviario. Essa si applica pertanto sia alle linee esistenti, da lasciare invariate o da sottoporre a modificazioni di tracciato e/o potenziamento, sia alle linee di nuova costruzione. La parte 5 descrive i metodi per stimare l’impatto e il clima acustico generati da un insediamento industriale, commerciale, artigianale, agricolo e da ogni altra forma di attività anche di tipo terziario, nell’area circostante. Essa si applica a tutti gli insediamenti produttivi esistenti o di nuova costruzione o a quelli esistenti nei quali sia prevista la realizzazione di interventi tali da modificare le immissioni di rumore nell’ambiente circostante, all’esterno del confine dell’impianto (per esempio l’installazione di nuovi macchinari e/o attrezzature). Inoltre si applica alle sorgenti sonore poste in ambienti chiusi la cui rumorosità si trasmette attraverso le pareti di edifici (per esempio, aziende artigiane o commerciali o terziarie poste all’interno di edifici condominiali). La parte 5 non si applica alle sorgenti sonore che, pur contemplate nella valutazione di impatto acustico di un nuovo insediamento o di un insediamento esistente, non sono strettamente legate al ciclo produttivo, come, per esempio, il traffico veicolare o ferroviario associato alla nuova opera, che rientrano rispettivamente nelle parti 2 e 3. La parte 6 descrive la metodologia da adottare per una stima dell’impatto acustico in prossimità dei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e dei pubblici esercizi. Questa parte della UNI 11143 si riferisce alle seguenti tipologie di attività: – luoghi di pubblico spettacolo – luoghi d’intrattenimento danzante – qualunque esercizio pubblico o circolo privato che utilizza impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione sonora (e strumenti musicali). Come sorgente di rumore, tali locali presentano principalmente impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione musicale (discoteche, sale da ballo, circoli privati, bar, sale giochi, pub, ristoranti, pizzerie, sale cinematografiche, ecc.) o di strumenti musicali. Questa parte della norma non considera gli esercizi commerciali, le cui principali sorgenti sono rappresentate dagli impianti di condizionamento/aerazione con gruppi esterni rumorosi o celle frigorifere e banchi-frigo. Tali insediamenti produttivi sono considerati nella parte 5. Per informazioni: UNI Roberto Bottio, Comparto Meccanica e-mail: meccanica@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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