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Il concorso internazionale “Magnifica Fabbrica” prevede la creazione dei nuovi laboratori del Teatro alla Scala. Il team italo-spagnolo composto da FRPO Rodriguez y Oriol, WALK Architecture & landscape di Madrid ed SD partners di Milano e guidato dall’architetto Massimo Giuliani, è risultato il vincitore a cura di Fabiana Valentini Indice degli argomenti: Un progetto Net Zero Energy Il Palazzo di Cristallo, opera d’arte aperta alla collettività Nuova vita per i laboratori del Teatro alla Scala di Milano: la Commissione giudicatrice del Concorso Internazionale “Magnifica Fabbrica” ha scelto il team che si occuperà del progetto di rigenerazione di un’area produttiva dismessa nel quartiere di Rubattino. Un nuovo polo culturale è pronto ad aprirsi al pubblico milanese. A firmare il progetto vincitore del concorso indetto del Comune di Milano è il team italo-spagnolo composto da FRPO Rodriguez y Oriol e WALK Architecture & landscape di Madrid ed SD partners di Milano, che vede a capo il progettista Massimo Giuliani. Oltre a Giuliani fanno parte del gruppo primo classificato anche Pablo Luis Oriol Salgado, Juan Jose Tur Mc Glone, Davide Canepa, Maddalena Gioia Gibelli, Beatrice Meroni, Paolo Galbiati, Luca Giuseppe Francesco Stefanutti. I laboratori della Scala si sposteranno da via Bergognone a Rubattino, dando nuova vita all’ex sito industriale Innocenti. Come sottolineato dal sindaco di Milano Beppe Sala: “Non potevamo più permetterci di stare in un luogo pur magnifico ma riadattato, di far arrivare tir in centro città, sprechi energetici, avevamo bisogno di spazi funzionali sostenibili a minor costo e infine volevamo rafforzare l’idea della visita” ai laboratori della Scala” delle tante persone interessate. Andare nei laboratori della Scala è un’esperienza che anche da sola può meritare un viaggio a Milano. E la nuova localizzazione non è casuale, si parte da un ex insediamento industriale, ma anche dalla presenza agricola e si rinnova la proposta della Milano del futuro” . I lavori per la Magnifica Fabbrica, per la quale è stimato un budget di 120 milioni di euro, dovrebbero prendere il via ufficialmente nel 2024. Oltre alla riqualificazione del complesso industriale gli interventi interesseranno anche l’ampliamento del Parco della Lambretta. “Il progetto considera i due ambiti previsti, la Fabbrica e l’ampliamento del Parco della Lambretta, come un progetto unitario, così che nel loro l’insieme costituiscano un’unica Grande Funzione Urbana. Un nuovo spazio di centralità e attrattività nel comparto Est di Milano. Questa concezione unitaria del progetto si concretizza attraverso tre strategie che sono collegate tra di loro” dichiarano i progettisti. La Fabbrica e il parco culminano nella Piazza della Torre dell’Acqua un luogo di incontro aperto alla cittadinanza. Qui la Fabbrica, la strada, la Torre dell’Acqua e la piazza coperta confluiscono per regalare ai visitatori uno spettacolo suggestivo. La Torre è un “simbolo del rinnovamento” per i progettisti: per questo testimone del passato industriale dell’area si andrà ad intervenire con azioni di recupero strutturali e superficiali. Un progetto Net Zero Energy La Magnifica Fabbrica sarà un unico grande volume altro 25,2 metri per 66.778 mq di superficie e caratterizzato da una maglia modulare regolare che accoglierà tutte le funzioni richieste. Questo grande volume ingloba i blocchi principali del programma Fabbrica ovvero Accoglienza, Sala Prove, Laboratori e Depositi oltre che i locali per gli impianti e gli ambienti di servizio. Questo imponente volume è realizzato con una struttura metallica in acciaio, dalle linee pulite e dallo schema strutturale semplice. Gli elementi piani sono realizzati in legno, materiale noto per la sua leggerezza e facilità nel montaggio. Il nuovo spazio del Teatro alla Scala sarà un edificio Net Zero Energy e carbon neutral e rispetterà i requisiti del Decreto CAM. Per ridurre i consumi i progettisti hanno deciso di puntare su strategie passive legate alle prestazioni dell’involucro: l’edificio sarà costituito da una parte opaca con strato in legno di 16 cm più isolante in lana di roccia, anch’esso di 16 cm, e da una parte trasparente con due lastre di policarbonato con interposta una camera d’aria (6+20+6), per una trasmittanza complessiva pari a 0,4 W/m2.K. Ad avvolgere l’edificio della Fabbrica ci sarà uno schermo esterno in policarbonato solido riciclato: questa struttura forma una seconda camera d’aria che crea un effetto serra durante il periodo invernale aumentandone l’isolamento termico, mentre in estate permette l’attivazione della ventilazione naturale con l’apertura di serrande posizionate nella parte bassa e alta dell’edificio. Ma c’è di più: i nuovi spazi artistici saranno dotati di un impianto fotovoltaico, di un sistema geotermico a circuito aperto con gruppi frigoriferi a pompa di calore ad acqua di falda e da un sistema di illuminazione intelligente. L’aspetto della sostenibilità gioca un ruolo chiave. Ad esempio, per quanto riguarda la gestione delle acque piovane, i progettisti propongono un sistema di drenaggio delle medesime per creare una rete che porti l’acqua o ai bacini di infiltrazione oppure ad essere utilizzata per irrigare le zone verdi intorno al Palazzo di Cristallo. Il Palazzo di Cristallo, opera d’arte aperta alla collettività L’anima del progetto sarà il recupero della struttura del Palazzo di Cristallo, un tempo luogo di produzione delle Lambrette. Il Palazzo si trasformerà in una “Fabbrica Verde” della biodiversità. Il team vincitore del concorso descrive il Palazzo di Cristallo come “un’opera d’arte collettiva”. Per utilizzare le parole dei progettisti: “Per una porzione significativa del Palazzo di Cristallo, si propone un sistema gestionale innovativo volto a far sì che il Palazzo diventi un’opera d’arte collettiva, fortemente coinvolgente e mutevole. Si prevede infatti l’avvicendarsi di espressioni artistiche che coinvolgano le comunità, a seconda dei cambiamenti con cui vengono direttamente o indirettamente in contatto”. Sala prove e regia Il Palazzo di Cristallo e l’edificio della Fabbrica saranno collegati da una rete di percorsi alberati che accompagnano i visitatori da una struttura all’altra. Al termine di questo percorso si troveranno due strutture “sorelle”: da un lato, nel Palazzo di Cristallo si troverà la Piazza Flottante che porta ai giardini del palazzo, mentre al lato opposto si trova l’Anello ovvero un percorso pubblico caratterizzato da una struttura sopraelevata simile alla Piazza Flottante. Img by FRPO Rodriguez y Oriol Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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