Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Triennale di Milano ha di recente ospitato il convegno “Zintek al Davines Village: forma e materia in architettura”, dedicato al prestigioso progetto della nuova sede aziendale Davines a Parma. A cura di: Fabiana MurgiaL’evento, animato da diversi interventi, ha presentato lo sviluppo del progetto in tutte le sue fasi, dall’idea alla definizione della stessa su carta, fino alle fasi di cantiere e alla materializzazione dell’involucro finale con tutti i suoi dettagli. Davines, noto brand di cosmetici dedicati all’haircare e allo skincare, rappresenta un punto di riferimento per il mondo della cosmetica grazie alla professionalità e alla qualità dei suoi prodotti, realizzati in un’ottica sostenibile e impiegando solo materiali naturali e di pregio. L’azienda, che si dimostra da sempre attenta e impegnata in azioni rispettose per l’ambiente, ha voluto per sé e per i suoi dipendenti un complesso aziendale capace di inserirsi armoniosamente nel territorio parmense e di creare un luogo di lavoro familiare, all’interno del quale il lavoratore possa sentirsi a suo agio. Ecco che la collaborazione tra gli architetti Matteo Thun e Luca Colombo e il paesaggista Tommaso del Buono, spinti da queste richieste e ispirati dal contesto rurale, ha dato forma al Davines Village, un vero e proprio villaggio cosmetico che accoglie tutte le funzioni necessarie per la creazione dei prodotti Davines.Per la realizzazione di un progetto così ambizioso e sensibile allo sviluppo di un impatto positivo sull’ambiente, non poteva mancare l’intervento di Zintek, rinomata azienda produttrice di laminati, da anni impegnata nella collaborazione con progettisti, imprese e maestranze. Zintek, con i suoi rivestimenti in zinco-titanio, conferisce agli edifici caratteristiche di bellezza, autenticità, durata e qualità, e lo fa in modo altamente sostenibile. La presentazione del progetto si è aperta con l’intervento dell’architetto Matteo Thun, il quale ha tenuto a sottolineare la responsabilità etica e professionale che tutti gli architetti sono obbligati a dimostrare nei confronti del pianeta, contestando l’utilizzo dell’aggettivo “sostenibile” ad accompagnare materiali, tecniche e interventi in quanto la sostenibilità in architettura non deve essere una scelta, bensì deve appartenere intrinsecamente alla volontà di operare del progettista.Successivamente l’architetto Luca Colombo si è concentrato sull’analisi dei dettagli tecnici del progetto, mostrando i particolari della struttura e le modalità di applicazione e fissaggio del rivestimento zintek®, mentre l’intervento del paesaggista Tommaso del Buono ha rivelato tutti gli aspetti del progetto verde che circonda il villaggio e si inserisce in esso. Il progetto architettonico del Davines Village Il Davines Village deve il nome alla sua configurazione, definita da una serie di casette che richiamano l’immagine di un vero e proprio villaggio in miniatura. I volumi edificati interessano il 20% dell’area agricola che li ospita, mentre il restante 80% è dedicato allo sviluppo della vegetazione, oltre a rappresentare un’opportunità di ampliamento futuro per l’azienda.E’ possibile individuare due macro aree suddivise per conformazione e per funzioni: il villaggio, che ospita principalmente gli uffici e al quale è destinata la parte amministrativa e gestionale, e il PCM, zona dedicata alla produzione, al confezionamento e al magazzino. Gli uffici si sviluppano linearmente su due livelli e racchiudono diversi cortili, ispirandosi all’architettura rurale del luogo. Il piano terra, composto da una serie di facciate in vetro che corrono lungo tutto il perimetro, funge da basamento per i volumi del piano superiore, coronati da coperture a falde inclinate che disegnando un profilo riconducibile a una serie di case accostate. Osservando il villaggio appare subito evidente la contrapposizione tra la trasparenza del vetro, che interessa le facciate dei due piani inserendosi all’interno di montanti in legno lamellare, e la pienezza del rivestimento di zinco-titanio. Mentre il vetro arricchisce gli ambienti di lavoro facendo permeare la luce naturale e dona una visione panoramica degli spazi esterni, il rivestimento zintek® avvolge lo scheletro metallico generando armonia e continuità tra le forme.L’ingresso principale pone al centro della scena un volume indipendente, con involucro in vetro e copertura laminare, dedicato alla ristorazione e alla serra. Un’entrata secondaria funge da passaggio carrabile e parcheggio mentre un terzo ingresso è stato concepito come passaggio d’emergenza da utilizzare in caso di necessità straordinarie. Il PCM è ricavato in una stecca lineare a pianta rettangolare, disposta su tre piani e retrostante alla zona ristorativa, mentre il magazzino si affaccia sull’autostrada mostrando una facciata piena rivestita in laminato zintek® che si contrappone alla facciata interna ricoperta da pennelli in policarbonato e finitura trasparente.I volumi del magazzino sono sormontati da grandi falde inclinate, ma a differenza degli uffici, che mantengono un profilo inclinato anche internamente, prevedono l’installazione di controsoffitti. Il progetto verde Il progetto delle aree verdi, curato dallo studio Del Buono Gazerwitz, ha previsto la piantumazione di specie vegetali autoctone, sottolineando il carattere sostenibile dell’intera opera e la volontà di integrazione totale con il paesaggio circostante.Alla zona d’ingresso sono stati destinati carpini bianchi e alberi d’alto fusto, con funzione ornamentale e di schermatura per gli stabilimenti limitrofi, mentre per i parcheggi sono stati posizionati dei gelsi che crescendo assumeranno la funzione di una vera e propria tettoia ombreggiando la superficie. Il disegno del progetto lascia spazio a due corti principali, una posizionata a sud e una a nord.La corte sud è padroneggiata da una vasca d’acqua rettangolare con ninfee, nella quale si specchia la serra, inserita in una pavimentazione di pietra forte fiorentina utilizzata anche per il vialetto d’ingresso e per la corte nord. La funzione di delimitare i diversi spazi e separare gli edifici dalle zone centrali della corte è affidata all’utilizzo di piante arboree ed erbacee; ne risulta una visione d’insieme che conferisce un aspetto lussureggiante.La corte nord assume l’aspetto di una vera e propria piazzetta di raccolta e di sosta all’aria aperta, ombreggiata dalla presenza di tigli con chioma a tettoia e arricchita da siepi di alloro sferiche che spezzano la linearità della pavimentazione e con la loro fragranza coinvolgono anche l’olfatto nella percezione di ogni particolare di questa elegante architettura. Davines sperimenta e da forma ai suoi prodotti utilizzando una serie di essenze a km zero, raccolte direttamente dall’orto scientifico del Davines Village, una struttura geometrica, delimitata da una circonferenza di siepi d’alloro e da filari di platani a spalliera, che inscrive un quadrato suddiviso in tanti piccoli orticelli e racchiude una fontana centrale.A chiudere il progetto del verde l’area agricola, che ospita pioppi e cipressini e potrebbe divenire in futuro la base per un ampliamento dell’azienda. Quest’area si insinua tra l’orto scientifico e il km verde, una vera e propria barriera acustica e ambientale, che corre lungo l’autostrada, formata da un bosco ricco di piante capaci di assorbire alte concentrazioni di CO2 e pm10, rendendo salubri la qualità dell’aria e gli ambienti della struttura. Il contributo di Zintek, con i suoi rivestimenti in zinco-titanio Zintek ha avuto un ruolo fondamentale in questo progetto e ha permesso di reinterpretare in chiave moderna un’architettura ispirata alla più classica edilizia rurale. Il laminato zintek® riveste con eleganza ed estrema semplicità l’intero profilo dei volumi, senza generare soluzioni di continuità e integrando perfettamente tutte le componenti dell’involucro, partendo dai canali di gronda fino ad arrivare alle schermature solari, tutto seguendo un approccio rigorosamente green. L’involucro, scandito da una serie di aggraffature che conferiscono un aspetto ritmato, avvolge le facciate degli uffici e le rende un tutt’uno con le coperture, formate da lastre preformate a tutta lunghezza di falda e caratterizzate da una struttura portante estremamente leggera con duplice strato isolante atto a garantire un comfort ottimale degli spazi interni e un efficiente isolamento acustico.Ancora una volta Zintek dimostra di essere un’azienda che si contraddistingue per la qualità dei suoi materiali e l’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente, soddisfacendo al meglio tutte le richieste progettuali. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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