Le misure del Governo sul terremoto

Sisma del 30 ottobre: il Governo adotta misure con interventi straordinari.

sanbenedetto

Il Consiglio dei ministri, insieme con i Presidenti delle Regioni colpite nuovamente dal terribile terremoto, con il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e Vasco Errani, Commissario straordinario per la ricostruzione, hanno sottoecritto una delibera che integra per la seconda volta la dichiarazione di stato d’emergenza del 25 agosto scorso per tener conto degli effetti dell’ultimo terremoto e che consente al Capo del Dipartimento della protezione civile di operare con la massima tempestività ed efficacia.Tale delibera autorizza anche uno stanziamento aggiuntivo di 40.000.000 di euro, che vanno a sommarsi a quelli già stanziati per le stesse aree in occasione dei precedenti sisma.Il CdM ha altresì convenuto sulla necessità di procedere in tempi strettissimi all’adozione di un nuovo decreto legge finalizzato a rispondere all’eccezionalità del momento che si è determinata accelerando ancor di più le procedure e consentendo risorse aggiuntive di personale a disposizione degli enti locali per far fronte alle centinaia di migliaia di verifiche tecniche che andranno effettuate.

Il Governo ha adottato le prime quattro fasi di intervento.

Innanzitutto è stato chiesto, a chi è stato colpito dal terremoto, di allontanarsi per qualche settimana; poi verranno costruiti container, entro Natale; entro la primavera verranno costruite le casette in legno; ed infine ci sarà la fase della ricostruzione vera e propria.

Il secondo obiettivo è quello di accelerare le procedure e creare nuove risorse.
Si seguirà il modello scelto dei campi con le tende che era già stato utilizzato dopo la scossa del 24 agosto.
Allora i moduli sono stati 43 e potevano ospitare ognuno anche 200 persone.
Oggi dipenderà dalle richieste che perverranno dai singoli sindaci, ma si prevede che potranno essere più di 50 i luoghi dove collocare i ‘moduli’.
L’idea dei capi della Protezione civile con i presidenti delle quattro Regioni coinvolte – Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio – è quella di creare intere aree dove si possano accorpare i container alle mense e ai servizi comuni.
Ci saranno, ove possibile, tensostrutture per permettere agli studenti di continuare a frequentare le lezioni. Previsti container anche per gli allevatori, accanto ai luoghi dove ci sono gli animali da accudire.

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