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La normativa antincendio italiana va adeguata a quella degli altri paesi europei vietando l’uso di materiali combustibili nelle facciate e coperture degli edifici alti. Solo così l’Italia avrà immobili sicuri e sostenibili. L’incendio del grattacielo “La Torre dei Moro” di Milano, le cui cause non sono ancora del tutto chiarite, ha aperto un dibattito sull’importanza che gli edifici, soprattutto quelli di altezza elevata o ad alto rischio, siano sicuri, oltre che sostenibili. Dalle indagini, che ricordiamo sono ancora in corso, sembra ormai appurato che la presenza di materiale combustibile all’esterno della Torre di Milano, abbia facilitato la rapida diffusione dell’incendio nel palazzo di 20 piani. Il fuoco che è partito dai piani alti si è infatti propagato con molta intensità verso i piani bassi. Per fortuna nel caso de la Torre del Moro non si è vissuta la terribile tragedia dell’incendio del 2017 alla Grenfell Tower di Londra durante il quale sono morte 72 persone. Dopo quell’evento l’Inghilterra ha inasprito la legge vietando l’utilizzo di qualsiasi materiale combustibile per l’isolamento o il rivestimento delle facciate negli edifici più alti di 18 metri. E’ ora che anche l’Italia adegui la propria normativa a quella degli altri paesi europei. Si tratta di una priorità, considerando sia l’incidente del grattacielo di Milano, sia i molti progetti di riqualificazione pianificati nel nostro paese, grazie anche a incentivi e detrazioni fiscali. In particolare il Superbonus 110% ha dato avvio a molti interventi di isolamento delle facciate . Senza dimenticare che il PNRR – Piano nazionale ripresa e resilienza, ha previsto investimenti importanti volti alla riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici, che dovranno essere realizzati considerando le caratteristiche dei vari edifici e dei loro occupanti (scuole, ospedali, strutture aperte al pubblico…), anche dal punto di vista della sicurezza in caso di incendio. In questo dibattito è intervenuta anche Rockwool, azienda specializzata nella produzione di soluzioni in lana di roccia per il settore edilizia e industria. L’amministratore delegato Paolo Migliavacca spiega infatti che la normativa oggi permette, anche negli interventi di riqualificazione, “l’uso di materiali combustibili per l’isolamento e il rivestimento delle facciate di edifici”, con un conseguente aumento del rischio per la sicurezza delle persone che vivono negli immobili di altezza elevata. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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