Pavimentazioni drenanti: soluzione efficace per contrastare il cambiamento climatico nelle aree urbane 19/07/2024
AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
La costruzione di un impianto parafulmine: struttura, progettazione e obblighi legati alla normativa 02/07/2024
Oggi i tassi di interesse sono molto bassi e, conseguentemente, i mutui sono particolarmente convenienti. È vero, però, che sempre di più si sente dire che, dopo l’introduzione dell’euro, tutto sia diventato più caro. Ci si potrebbe dunque domandare: ma proprio tutto, anche i mutui? Mutui.it e Facile.it hanno pensato di fare chiarezza e vedere, analizzando tutti i dati, se questa convinzione vale anche per i finanziamenti legati all’acquisto dell’abitazione. Facciamo un po’ di storia. La moneta unica europea è stata introdotta ufficialmente sui mercati finanziari a partire dal primo gennaio 1999, ed è da allora che ha iniziato ad avere la sua influenza sulle economie, almeno virtuali, dei primi Paesi che poi, dal 2002, l’avrebbero adottata anche come moneta circolante. Un’altra data da tenere a mente è il 30 giugno del 2004, perché a partire da quel giorno, nel nostro Paese, un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha stabilito che, per determinare i tassi di interesse da applicare ai mutui (in particolare, si dice nel decreto, quelli degli enti locali) non si sarebbe più utilizzata la “lira interbancaria”, ma il “tasso interbancario”, attualmente in vigore. Veniamo quindi ai dati. Banca d’Italia mette a disposizione le serie storiche dei Tassi effettivi globali medi dei mutui a partire dal 1997. Il TEGM, ricordiamo, è il tasso che bisogna guardare per conoscere il costo effettivo di ogni mutuo, a tasso fisso o variabile, sia per confrontare le varie offerte sul mercato, sia per determinare se il tasso rispetti le soglie oltre le quali si parla di usura bancaria. Tale tasso comprende sia l’interesse del mutuo in sé, sia quello legato ad altre spese accessorie al contratto. Osservando lo storico dei dati, quello che si nota è che, all’inizio delle rilevazioni di Banca d’Italia (2 aprile 1997) il TEGM dei mutui a tasso fisso e variabile (che coincidono fino al 30 giugno 2004) era di ben il 10,6%. Dato che scivolò, nell’ultimo trimestre del 1998, al 7,33%. Ma la cosa sorprendente è quella che successe con l’introduzione dell’euro “finanziario” dal 1 gennaio 1999: il TEGM praticamente crollò al 5,8% nel giro di tre mesi, perdendo ancora un punto percentuale entro la fine dell’anno. Nuovo calo dei tassi si registrò dalla fine del 2001 all’inizio del 2002, quando l’euro entrò anche fisicamente nei nostri portafogli: si passò da un TEGM del 6,28% al 5,51%. Dopo di allora, e dopo il picco per i tassi fissi del 6,08% nel gennaio 2008, e del 6,3% per i mutui a tasso variabile nell’ottobre 2008, non si sono mai più registrati tassi ai livelli pre-euro. In tempi a noi più vicini (luglio 2016), Banca d’Italia segnala un tasso TEGM del 2,6% per i variabili e del 3,18% per i fissi. Dall’analisi dei dati si evidenzia che l’effetto dell’euro sui mutui sia stato quello di una diminuzione netta dei costi. Diminuzione che a quanto pare fu confermata anche in altri settori, dato che l’inflazione, a cavallo degli anni di introduzione dell’euro, si dimezzò dal 2,1% dell’ottobre 1998 all’1% dell’aprile 1999, per andare addirittura in negativo alla fine del 2002. Situazione che, peraltro, viviamo anche al presente ma, purtroppo, per una causa diversa, cioè per la frenata generale dei consumi. Indotta proprio, oltre che dall’evidente crisi, dal terrore che l’euro abbia aumentato i prezzi di tutto. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/07/2024 Comproprietà immobiliare, cos’è e quando si verifica A cura di: Pierpaolo Molinengo La comproprietà immobiliare si verifica quando due soggetti diversi sono proprietari dello stesso immobile. In alcuni ...
10/07/2024 Compravendite case, -7,2% per il primo trimestre 2024 A cura di: Federica Arcadio Secondo l'analisi di l’analisi di Abitare Co. frena il comparto delle compravendite case, che inizia il 2024 ...
09/07/2024 Acquistare una casa senza agenzia immobiliare, a cosa stare attenti A cura di: Pierpaolo Molinengo È possibile acquistare un appartamento o una casa anche senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare. Ma bisogna ...
21/06/2024 Sempre più interesse per gli "healthy buildings": + 100% in 5 anni A cura di: La Redazione Il "wellness real estate", alla base degli “healthy buildings”, incorpora tecnologie innovative per migliorare la salute ...
20/06/2024 I costi di efficientare il patrimonio edilizio italiano e l'impatto della Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Quali sono i costi associati all'adeguamento dell'Italia alla direttiva Casa Green? Circa 180 miliardi di euro ...
13/06/2024 Parete in cartongesso, serve l'autorizzazione? Cosa sapere su CILA e accatastamento A cura di: La Redazione Le pareti in cartongesso sono utili per dividere le stanze di un'abitazione. Quali autorizzazioni servono per ...
11/06/2024 Case green, le indicazioni di Bankitalia A cura di: Pietro Mezzi Banca d’Italia propone 5 indicazioni operative in previsione della direttiva case Green. A partire dalla selezione ...
05/06/2024 Crescono i furti nei cantieri con pesanti ripercussioni sulla produttività Un recente studio condotto da BauWatch ha messo in luce un preoccupante aumento della criminalità nei cantieri ...
03/06/2024 L'innovazione delle strutture in laterizio e ceramica in edilizia Il laterizio oggi si presenta in diverse forme e tipologie adatte a specifiche applicazioni. Tante le ...
28/05/2024 Direttiva Case Green, quanto bisognerà investire in Italia A cura di: Federica Arcadio Secondo le stime di Deloitte, per attuare la direttiva Case Green in Italia bisognerà stanziare risorse ...