Disegno + digitale

L’insegnamento di tali materie è però strettamente vincolato allo sviluppo dei software deputati al disegno definito impropriamente automatico; questa limitazione comporta che le metodologie applicative si pieghino alle restrizioni e alle modalità proprie di un programma informatico specifico, senza stabilire una formula di riproduzione del processo che genera un disegno che sia unitaria e sopratutto unica, come più semplicemente avveniva con il disegno tradizionale. Oggi più ancora che nel passato, il disegno è un potente strumento che ci permette di superare la percezione visiva per esplorare una più profonda percezione mentale. Il linguaggio dell’architettura contemporanea, infatti, ha subito un’evoluzione veloce e incontestabile, incentivata dall’uso dei computer e dei software di rappresentazione e di modeling. Conseguenza del cambiamento del processo di elaborazione di un progetto è stata una diversa comunicazione dello stesso. Non si può negare che nel nostro tempo l’architettura, pensata, realizzata, o solamente prefigurata in un’accezione utopica, si visualizza con metodi e tecniche che, pur accogliendo l’insegnamento e il lessico del disegno tradizionale, si spingono verso orizzonti sempre più avveniristici. Sembra che il linguaggio architettonico contemporaneo ricerchi una nuova piattaforma di rappresentazione che sia in linea di continuità con il suo percorso espressivo e, allo stesso tempo, che la forma progettata si alimenti dello stile e dei codici dell’innovazione visuale ben esplicitati dalla grafica, intesa nel suo significato di spazio visivo determinato da segni.