Linguaggio di-segni

L’architettura è arte del costruire, il disegno d’architettura, citando Vagnetti, è: «arte figurativa dello spazio»; l’architetto a differenza del pittore e dello scultore, esplica la parte creativa del proprio lavoro attraverso la “mediazione” del disegno. Disegno che ancor oggi, in epoca caratterizzata dalla ormai consolidata rappresentazione informatica, si qualifica come duttile strumento di lavoro, nella sua duplice opzione “tradizionale” ed “innovativa”, condizioni caratterizzate da specificità operative distinte: la prima, insostituibile per le fasi progettuali immediatamente successive al foglio bianco, la seconda più propriamente consona in quelle relative al lasso temporale in cui lo stesso disegno può definirsi come il temporaneo “sostituto” dell’opera fisica che in esso è rappresentata.