Murature ad alte prestazioni

La scelta dei materiali da costruzione richiede sempre maggiore attenzione al fine di comprendere le reali prestazioni del prodotto scelto.
È necessaria dunque la consapevolezza che i requisiti cui è chiamata a rispondere una chiusura verticale opaca sono molteplici, non esauribili affidandosi ad un materiale particolarmente performante ma costruendo una soluzione tecnica che affronti e risolva positivamente più aspetti, spesso in contrasto tra loro: resistenza meccanica, adeguato comportamento termico in regime stazionario e dinamico, isolamento acustico, profilo ambientale, costo accessibile.
A questi si aggiungono ulteriori aspetti, secondari ma non trascurabili, legati ad igiene e salubrità, resistenza agli agenti chimici e biologici, sicurezza al fuoco, protezione dall’umidità, resistenza alla diffusione del vapore acqueo, durata.
All’interno di questo scenario, appare evidente come non sia possibile affidare le ragioni della scelta tecnica alle frammentarie informazioni desumibili dalla documentazione commerciale dei prodotti, ma occorra disporre di informazioni articolate, complete, costruite con rigore scientifico.
Il testo illustra, attraverso un inquadramento teorico e numerose applicazioni, un metodo di indagine articolato che evidenzia i diversi aspetti che concorrono a definire la prestazione della chiusura. Sono presentati i risultati di analisi e valutazioni prestazionali e ambientali sviluppate dagli autori, nell’ambito dell’attività di ricerca condotta presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano, sulle tipologie costruttive a maggiore diffusione (cappotto e doppia parete).
Esse sono state composte basandosi su prodotti effettivamente in commercio e sulle loro reali caratteristiche tecniche, affiancando l’esame del comportamento termofisico e acustico allo studio del profilo ambientale.
Quest’ultimo è stato condotto attraverso un approccio al ciclo di vita di materiali e componenti, con la precisa intenzione di sottolineare l’importanza del ruolo dell’energia incorporata e delle emissioni di CO2 incorporate nei materiali da costruzione.
Non ci si limita quindi a restituire un repertorio di prodotti, ma si vuole descrivere un metodo di analisi comunque replicabile nella comparazione tra soluzioni alternative di componenti o subsistemi edilizi, affinché il progettista possa essere attore di una scelta consapevole.
Monica Lavagna, architetto e dottore di ricerca, è ricercatore di Tecnologia dell’architettura presso il Politecnico di Milano, docente presso la Scuola di Architettura e Società e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento BEST. Si occupa di innovazione ambientale di tecniche e processi edilizi e di valutazione della sostenibilità ambientale e del ciclo di vita (Life Cycle Assessment). Partecipa a gruppi normativi nazionali e internazionali sui temi dell’edilizia sostenibile (UNI, ISO, CEN, GPP) ed è coordinatore del gruppo di lavoro “Edilizia” della Rete italiana LCA.
Michele Paleari, architetto e dottorando di ricerca in Tecnologia e progetto per l’ambiente costruito, collabora alle attività didattiche presso la Scuola di Architettura e Società e alle attività di ricerca presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Si occupa di valutazione della sostenibilità e del ciclo di vita (LCA) in relazione a edifici ad alta efficienza energetica (Zero Energy Buildings).
Davide Mondini, architetto, collabora all’attività di ricerca presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Si occupa di valutazione delle prestazioni tecniche e del profilo ambientale di prodotti edilizi.