Il testo analizza le principali caratteristiche delle prove (penetrometriche) in sito oggetto dei codici di calcolo (storia, attrezzatura, tarature, esecuzione, caratterizzazione dei terreni attraversati, vantaggi e svantaggi) per poi indicare le formulazioni atte a derivare:
~ i parametri geotecnici necessari alla caratterizzazione del terreno al fine di costruire il modello geotecnico delle unità litologiche presenti nel sito di indagine
~ le analisi dirette implementate nei programmi
~ l’analisi della liquefacibilità del sito.
Il manuale d’uso guida l’utente nell’inserimento dei dati e nelle varie applicazioni proprie a ogni prova geotecnica penetrometrica. Il volume offre una vasta bibliografia per la realizzazione degli algoritmi di calcolo.
I parametri caratteristici interpretati dal software allegato per ogni prova sono:
~ peso di volume
~ densità relativa
~ grado di preconsolidamento
~ angolo d’attrito di picco e a volume costante (prove SPT, DP, CPTM)
~ angolo d’attrito efficace (drenato) (prove CPTE/U)
~ resistenza al taglio non drenata
~ coefficiente di Poisson
~ modulo elastico operativo (25%)
~ indice di compressibilità (solo prove CPT)
~ modulo confinato
~ coefficiente di permeabilità (solo prove CPTU previa prova di dissipazione)
~ velocità delle onde sismiche di taglio
~ modulo di taglio iniziale (o a basse deformazioni)
~ contenuto di fine (passante allo 0,074 mm) (solo prove CPTE/U)
~ parametri dilatometrici intermedi: modulo dilato metrico e indice della tensione orizzontale (solo prove DMT)
~ coefficiente di spinta orizzontale (solo prove DMT).
Dall’insieme dei parametri geotecnici ricavati è poi possibile:
~ identificare a cura dell’utente il modello geotecnico del sottosuolo
~ valutare in via preliminare la capacità portante e il cedimento di una fondazione diretta
~ valutare la capacità portante di una fondazione su pali, siano questi battuti o trivellati, secondo varie metodologie (calcestruzzo, acciaio, CFA)
~ valutare la liquefacibilità del sito in analisi
Scarica alcune pagine del volume “PGS Interpretazione di prove geotecniche in situ”