L?importanza dei Saloni: l?andamento del mercato del mobile

Il Salone del Mobile di Milano è un appuntamento internazionale, significativo per le sue valenze culturali, economiche, commerciali. Affiancato quest’anno da Euroluce, dal Salone del Complemento d’arredo e dal Salone Satellite, si ripropone come evento indicatore delle tendenze del design e dell’architettura di interni, ma anche dell’andamento economico del settore arredamento.
Il settore, costituito da quasi 410.000 addetti ed oltre 88.000 imprese, ha ricevuto stimoli significativi dall’aumento della domanda interna (+5,1%) ed estera (+14%) nel corso del 2000 a fronte di un 1999 stagnante. Questa felice contingenza economica ha condotto ad un aumento del fatturato del sistema legno-arredo pari al 6,5% per un totale complessivo di quasi 74.000 miliardi di lire, di cui il 32% derivante da vendite all’estero. Riflessi positivi si registrano anche per il sistema imprenditoriale e per la forza occupazionale: le imprese di dimensioni medio grandi, ma anche tutto il sistema della sub-fornitura hanno tratto beneficio dalle nuove opportunità commerciali del mercato globale.
Tuttavia le incertezze governative sul fronte interno, il timore della recessione sul fronte estero, soprattutto americano, hanno frenato gli ordini nei primi mesi del 2001. Il mercato risulta rallentato ed al momento non si percepiscono segnali positivi. A ciò si aggiunge il pericolo di crescita dell’inflazione ed il notevole aumento di alcune materie prime. Si auspica, per il mercato nazionale, una ripresa ad elezioni concluse, quindi nella seconda metà dell’anno.
Il rallentamento dell’economia americana con la conseguente ripercussione sui mercati europei e le note flessioni borsistiche non inducono ad espressioni di ottimismo; tuttavia l’alto livello competitivo del prodotto italiano che si rivolge ad un target di consumatori con buone potenzialità commerciali dovrebbe consentire un costante livello dei flussi di esportazione verso gli Stati Uniti.
Contestualmente alle problematiche indicate, il mercato europeo, che deve fare i conti anche con l’ingresso effettivo dell’Euro, non si contraddistingue per vivacità della domanda e incremento dei consumi.
Questa sommaria analisi del contesto economico induce a immaginare una situazione stabile, se non in crescita, per ciò che riguarda la fascia medio-alta della produzione che rappresenta la massima espressione della vitalità e della creatività italiana.
Diversamente, per ciò che riguarda la produzione di livello medio e medio-basso, la competizione estera (vedi lo sviluppo dei produttori dell’Europa orientale e dell’Estremo Oriente), oltre che interna non inducono a previsioni ottimiste sul breve e medio periodo.
Tuttavia il quadro economico risulta già migliorato oggi, a Milano rispetto alle indicazioni rilevate a Colonia a gennaio.

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