Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Living Landscape, uno dei progetti vincitori del concorso Reinventing Cities, sorgerà al posto di una discarica. Nato con l’obiettivo di ridurre al minimo il suo impatto, l’edificio si basa su una struttura in legno lamellare incrociato, capace di ridurre dell’80% la sua impronta di carbonio, utilizzerà energia rinnovabile e sarà immerso nella natura a cura di Tommaso Tautonico Sorgerà nella capitale islandese Reykjavík il più grande edificio in legno lamellare a basse emissioni di carbonio. Living Landscape, questo il suo nome, è progettato dagli studi di architettura Jakob+MacFarlane e T.ark e sorgerà al posto di una discarica. Esteso su una superficie di 26 mila mq, il complesso sarà completato nel 2026. I progettisti hanno ideato Living Landscape con il fine di dare una nuova vita al paesaggio inquinato dalla discarica preesistente e offrire un esempio virtuoso, replicabile in altri scenari della città. “Il progetto ricrea un frammento di autentico paesaggio naturale sopra un terreno inquinato, per compensare anni di inquinamento e curare i danni causati dall’uomo a quello che un tempo era un bellissimo paesaggio costiero”, dichiarano gli architetti di Jakob+MacFarlane. Reinventing Cities: edificio a zero emissioni Living Landscape risulta tra i 49 progetti vincitori del concorso Reinventing Cities, organizzato dal network globale C40 Cities per trasformare gli spazi urbani sottoutilizzati in fari di sostenibilità e resilienza. I progetti vincitori mirano ad aiutare le aree urbane al raggiungimento degli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi 2015 sui cambiamenti climatici, riducendo al minimo le emissioni di carbonio. Il concorso promuove progetti che puntano a ridurre al minimo sia il carbonio incorporato, cioè le emissioni generate durante la produzione e la costruzione degli edifici, sia il carbonio operativo, cioè le emissioni causate dall’utilizzo dell’edificio. In linea con questo principio, gli architetti Jakob+MacFarlane e T.ark hanno progettato Living Landscape, puntando all’azzeramento delle emissioni nette e alla compensazione delle emissioni che non possono essere eliminate. Grazie all’utilizzo di una struttura prefabbricata in legno lamellare incrociato (CLT), il carbonio incorporato verrà ridotto di quasi l’80%. A tal proposito lo studio di architettura ha spiegato: “La costruzione in CLT riduce il carbonio incorporato delle pareti esterne di quasi l’80% rispetto a una tipica struttura in cemento utilizzata in Islanda. Le restanti emissioni saranno compensate attraverso il recupero delle zone umide o la silvicoltura, rendendo l’edificio effettivamente carbon neutral”. Tra gli altri materiali utilizzati per la sua realizzazione ci sono i Panoblocs, un tipo di pannello prefabbricato e coibentato con superficie esterna in legno. Gli alti livelli di isolamento e i sistemi di recupero del calore di scarto, assieme ai sistemi di riscaldamento a pavimento, riducono al minimo le emissioni di carbonio operative. Il fabbisogno energetico dell’edificio è soddisfatto dalla rete elettrica già esistente, alimentata da energia rinnovabile idroelettrica e geotermica. Una volta completato, Living Landscape ospiterà alloggi per studenti, anziani, famiglie, oltre a spazi di lavoro, asili nido e negozi. Un’oasi verde attorno all’edificio “L’idea di vivere con e intorno alla natura è la chiave del nostro progetto“, ha affermato Jakob+MacFarlane. La scelta di reintrodurre una ricca vegetazione nella vecchia discarica sarà una parte fondamentale del progetto, in cui gli architetti hanno previsto di inserire un giardino pensile ondulato sul tetto e una fattoria, accanto a un grande cortile centrale pensato come parco per i residenti. Il cortile richiama i paesaggi islandesi, con superfici rocciose, acqua e piante, che si spera possano attirare insetti e uccelli. “Miriamo a consentire un ecosistema locale pienamente funzionante composto da terra e rocce, acqua e piante, insetti e uccelli”, ha spiegato lo studio. “Protetta dal gelo dal calore geotermico, questa oasi verde svilupperà un proprio microclima e, si spera, diventerà un nuovo generatore di vita”. img by www.jakobmacfarlane.com. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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