Nel primo semestre del 2014 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono diminuite: nelle grandi città del 3,0%, nell’hinterland delle grandi città del 3,4% e nei capoluoghi di provincia del 3,1%. Genova è la città che ha segnalato il ribasso più forte (-5,7%). Firenze con -0,7% e Bari con -1,4% sono le città dove gli immobili hanno perso meno. L’analisi per aree geografiche vede una diminuzione dei prezzi del 2,3% nel Nord Italia, del 3,3% nel Sud Italia e del 4,3% nell’Italia centrale.
PREZZI: -3,0% nei primi sei mesi del 2014
2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | I sem 2014 |
-6,3% | -4,2% | -1,1% | -4,7% | -10,5% | -8,9% | -3,0% |
Variazione percentuale dei prezzi
DOMANDA E disponibilità DI SPESA: vince il trilocale
L’analisi della domanda, nelle grandi città, vede una maggiore concentrazione delle richieste sul trilocale (36,2%), seguita dal bilocale (29,4%). In aumento la richiesta dei tagli grandi. L’analisi della disponibilità di spesa continua a dare segnali di contrazione.
TEMPI DI VENDITA: in lieve diminuzione
A luglio 2014 i tempi di vendita si attestano intorno a 172 gg nelle grandi città, 196 gg nell’hinterland delle grandi città e 187 gg nei capoluoghi di provincia.
LOCAZIONI: domanda sostenuta
L’andamento dei canoni di locazione, nelle grandi città, registra un calo dei canoni dell’1,8% per i monolocali, dell’1,5% per i bilocali e dell’1,7 % per i trilocali. Il contratto più praticato è quello a canone libero ma aumenta l’interesse per il contratto a canone concordato.
COMPRAVENDITE: aumenta la percentuale di chi acquista la prima casa
L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 78,3% ha interessato l’abitazione principale, il 16,3% la casa ad uso investimento ed il 5,4% la casa vacanza.
PREVISIONI
Il 2014 potrebbe concludersi con transazioni in aumento (tra 420 e 430 mila compravendite). Sul versante dei prezzi prevediamo nelle grandi città un ribasso dei valori compreso tra -5% e -3%, nelle altre realtà territoriali tra -6% e -4%.
INDICATORI MERCATO CREDITIZIO – ITALIA
MERCATO DELLE EROGAZIONI: +5,3% nel I trim 2014 (rispetto al I trim 2013)
I trim 2012 | II trim 2012 | III trim 2012 | IV trim 2012 | I trim 2013 | II trim 2013 | III trim 2013 | IV trim 2013 | I trim 2014 |
6.243,7 | 6.939,7 | 5.331,5 | 6.241,8 | 4.950,0 | 5.812,5 | 4.966,2 | 5.775,2 | 5.210,7 |
I valori sono espressi in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia |
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 5.210,7 milioni di euro nel primo trimestre 2014, rispetto allo stesso trimestre del 2013 si registra una variazione delle erogazioni pari a +5,3%, per un controvalore di +260,8 mln di euro.
Per la prima volta dal 2010 l’andamento delle erogazioni fa registrare un segno positivo, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l’anno precedente. Anche a livello mensile si registrano segnali positivi, infatti dall’inizio del 2014 i volumi registrano stabilmente variazioni positive e da Marzo sono in doppia cifra.
Il primo trimestre 2014 vede un netto miglioramento delle erogazioni nelle macroaree, con variazioni in aumento nel Nord e nel Centro Italia. Il Nord-Ovest si conferma al primo posto per volumi erogati con un totale di 1.875 mln di euro (+3,3% rispetto al primo trimestre 2013), la performance migliore spetta al Nord-Est (+24%, per un totale di 1.257 mln di euro).
ANALISI SOCIO-DEMOGRAFICA (su base dati interni Gruppo Tecnocasa)
Importo medio di mutuo: 108.900 Euro
Nel primo semestre 2014 l’importo medio di mutuo si è attestato a circa 108.900 €. La macroarea dove il ticket medio risulta più elevato è quella Centrale (115.000 €), seguita dal Nord-Ovest con 110.100 €. A livello regionale è il Lazio il leader per quota pro capite erogata (122.500 €), al secondo posto c’è la Lombardia (119.500 €).
Caratteristiche del mutuo: a tasso variabile e della durata di 24 anni
A livello nazionale, quasi il 70% dei mutui erogati ha una durata tra 21 e 30 anni e la durata media supera leggermente 24 anni.
Prevale la tipologia di mutuo a tasso variabile (43,3%) ma, rispetto all’anno scorso, è in netto aumento della quota di chi sceglie il tasso fisso (ora è il 27,6%). Diminuisce il tasso variabile (puro e, soprattutto, con CAP).
Tra le finalità del mutuo si conferma il trend di preponderanza delle operazioni per acquisto nei confronti di sostituzione e surroga.
Caratteristiche del mutuatario: italiano, età media 39 anni
Sostanzialmente invariata l’età media di accesso al mutuo (circa 39 anni), con una maggioranza degli under 35 (quasi il 40%).
Resta rilevante la quota di finanziamenti erogati a cittadini italiani (90,9%), ma si pone sempre attenzione agli stranieri, comunitari ed extra-comunitari.
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