Fino al 3 dicembre 2018 a Napoli la mostra “Metropoli Novissima”, un percorso che attraverso il lavoro di progettisti e architetti internazionali spiega la riqualificazione delle periferie urbane

Termina lunedì 3 dicembre la mostra “Metropoli Novissima” curata dal Prof. Cherubino Gambardella e promossa dalla “Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città” Napoli.
La mostra racconta in un unico percorso urbano i tessuti periferici delle città, attraverso una serie di progetti architettonici e urbanistici di respiro internazionale, che mostrano processi e scenari comuni alle città che si trovano in paesi diversi e lontani.
Scenari che richiamano al ruolo fondamentale degli architetti e urbanisti nel sviluppare l’enorme potenziale dei luoghi marginali, ridefinendone lo status di periferia a favore di condizioni di antifragilità che si confrontino con la nuova frontiera dei diritti, dell’accoglienza e della convivenza.
Obiettivo della mostra è presentare una nuova idea di periferia, non più vissuta come spazio di fragilità e marginale ma piuttosto come nuova risorsa.
Più di quaranta progettisti hanno raccontato la loro visione per una nuova vita dei “luoghi difficili”, che attraverso pianificazione e progettazione possono esprimere il loro potenziale di luoghi non-fragili, sostenibili e fecondi: le periferie rappresentano una sfida per l’architettura e l’ingegneria contemporanea.
Cherubino Gambardella spiega che è importante che le grandi città “non siano divisa da gerarchie sociali ed estetiche, ma unite in un caleidoscopio di figure. Ci piace indagare sul superamento della dimensione periferica come corona marginale pensandola, piuttosto, come inesplorata risorsa da plasmare, nuovo specchio di un’altra metropoli che non vogliamo smettere di cercare e sognare”.
L’allestimento, curato da Simona Ottieri, in un sorprendente refettorio barocco, è suggestivo e potente: una struttura rossa, realizzata in pannelli osb agganciati a un telaio ligneo, che simulano nella loro composizione una densa metropoli dalla natura progettuale ecosostenibile.
In essa ogni progetto è raccontato attraverso differenti tipi di illustrazioni, come una collezione corale di frammenti. Vere e proprie finestre sul mondo, da cui è possibile guardare oltre, spingendosi all’interno del perimetro rosso, verso le testimonianze e i segni di vita di quelli che potremmo definire simboli di un immaginario domestico collettivo.
Metropoli Novissima
Fino a lunedì 3 dicembre 2018
complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli
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