MIBA 2025: il futuro dell’edilizia tra sostenibilità e innovazione

Dal 19 al 21 novembre 2025, Fiera Milano ospiterà MIBA – Milan International Building Alliance, un evento unico che racchiude 4 manifestazioni che coinvolgono i protagonisti dell’intera filiera dell’edilizia, dell’integrazione tecnologica e della sicurezza. Un’occasione per progettare il futuro delle città, con focus su sostenibilità e innovazione

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MIBA 2025: il futuro dell’edilizia tra sostenibilità e innovazione

L’edilizia del futuro è chiamata a rispondere a due sfide fondamentali: la transizione ecologica e quella digitale. MIBA 2025, in programma dal 19 al 21 novembre a Fiera Milano (Rho), rappresenta questa trasformazione, riunendo professionisti, aziende e istituzioni in un unico hub internazionale. Una sola manifestazione che in realtà ne racchiude 4: GEE-Global Elevator Exhibition, la fiera della mobilità orizzontale e verticale; MADE expo, per le costruzioni e l’involucro edilizio, con un focus sull’innovazione e la sostenibilità; SMART BUILDING EXPO, la manifestazione sull’home automation e l’integrazione tecnologica e SICUREZZA, la fiera di riferimento di security&fire. Un evento di filiera in cui saranno presentate le novità, tecnologiche e di prodotto, e le strategie per rendere il settore edile all’avanguardia e in linea con le direttive europee.

Osservatorio MIBA, opportunità e prospettive a partire dalla Direttiva Case Green

Secondo l’Osservatorio MIBA, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, partner scientifico dell’evento, il patrimonio edilizio italiano presenta criticità significative: secondo i dati di Enea, infatti, il 75% degli edifici è energicamente inefficiente. Tuttavia, le nuove normative europee come la Direttiva Case Green, che chiede di arrivare a edifici a zero emissioni entro il 2050, offrono una roadmap chiara per la riduzione delle emissioni e il raggiungimento di edifici a “emissioni zero”. I dati di questo primo Osservatorio, cui ne seguiranno altri due, confermano l’importante ricaduta della Direttiva EPBD IV sui vari comparti rappresentati da MIBA: l’involucro, i materiali, l’impiantistica, l’energia e le tecnologie.

Prof Nicolò Aste
Niccolò Aste, professore del Politecnico di Milano

L’Osservatorio MIBA, in attesa dei decreti attuativi nazionali della Direttiva Case Green (EPBD IV), ha ipotizzato 3 possibili scenari per il periodo 2025-2035, con diversi livelli di investimento e risparmio.

Il primo più conservativo (Business As Usual – BAU), il secondo coerente con gli obiettivi imposti dall’EPBD (Policy Driven) ed il terzo ambizioso (Ambitious). Questi scenari offrono una chiara visione delle potenzialità del settore, evidenziando come un’azione più ambiziosa possa accelerare la transizione energetica e ambientale.

Nel dettaglio lo scenario Business-As-Usual (BAU) prevede un’applicazione minimale della direttiva, con investimenti annui pari a 3.700 milioni di euro per il residenziale e 700 milioni di euro per il non residenziale, capaci di generare un risparmio energetico addizionale di 18.300 GWh/anno al 2035, equivalente al 65% degli obiettivi EPBD. Il giro d’affari complessivo in questo caso si attesterebbe a circa 84 miliardi di euro annui.

Lo scenario Policy-Driven, invece, assume una pronta ed efficace attuazione della direttiva, con investimenti in riqualificazione pari a 10.000 milioni di euro per il residenziale e 5.500 milioni di euro per il non residenziale, che consentirebbero di raggiungere un risparmio energetico totale di 62.000 GWh/anno al 2035 e un giro d’affari annuo di 95.500 milioni di euro, superiore del 13% rispetto al BAU.

Infine, lo scenario Ambitious prevede un approccio più incisivo e coordinato, con investimenti medi annui di 14.500 milioni di euro per il residenziale e 8.000 milioni di euro per il non residenziale, generando un risparmio energetico complessivo di 91.000 GWh/anno al 2035. In questo caso, il giro d’affari sul patrimonio edilizio raggiungerebbe i 102.500 milioni di euro annui, con un incremento del 22% rispetto allo scenario BAU. 

Innovazione e sostenibilità: i pilastri di MIBA

L’edilizia sta vivendo una vera rivoluzione, trainata dalla twin-transition che unisce efficientamento energetico e digitalizzazione. La Renovation Wave, promossa dalla Commissione Europea, mira a trasformare ed efficientare il settore delle costruzioni, oggi responsabile del  40% delle emissioni e del 50% del consumo energetico. Si tratta di un’opportunità e una sfida considerando che oggi il 75% del patrimonio edilizio è inefficiente energeticamente e oltre l’85% degli edifici esistenti nel 2050 sarà probabilmente ancora in uso.

Quattro aree strategiche per il futuro

MIBA 2025 offrirà una panoramica completa sui principali driver di sviluppo del settore con una selezione di materiali, prodotti, tecnologie, processi e soluzioni coinvolti nella realizzazione di edifici e città a basso impatto ambientale, smart, sicuri ed accessibili.

  1. Progettazione: il cuore della rinascita edilizia, unendo estetica e funzionalità attraverso approcci multidisciplinari.
  2. Sostenibilità: dal design bioclimatico all’uso di materiali ecocompatibili, fino alle tecnologie smart per la gestione energetica.
  3. Sicurezza: garantire il comfort degli abitanti, ma anche protezione dei dati e continuità operativa degli edifici connessi.
  4. Digitalizzazione: un elemento trasversale per la progettazione e la gestione efficiente delle strutture.

Grazie a un ricco programma di convegni, seminari e workshop, MIBA metterà a disposizione degli operatori le competenze necessarie per affrontare queste sfide.

Il driver del cambiamento del settore delle costruzioni e le criticità

Renzo Bellicini ha anticipato i dati del XXXVII Rapporto Congiunturale e Previsionale di CRESME – che affiancherà Fiera Milano nell’individuazione dei trend del settore delle costruzioni che, come sappiamo, si trova al centro di una complessa fase di transizione, tra contrazioni di mercato e nuove opportunità di sviluppo.

Lorenzo Bellicini_direttore CRESME
Lorenzo Bellicini, direttore CRESME

Dopo il boom registrato tra il 2021 e il 2023, il mercato sta vivendo un rallentamento dovuto alla fine della spinta generata dai superbonus, con una flessione degli investimenti prevista del 4,2% nel 2024 e del 6,2% nel 2025. Tuttavia, il comparto mantiene dimensioni superiori a quelle pre-pandemiche, con un valore della produzione che nel 2025 sarà del 20% maggiore rispetto al 2019. Un mercato sostenuto dalla spesa per le opere pubbliche, che registra un +13,7% nel 2024 e dovrebbe continuare a crescere fino al 2027.

Le opere pubbliche, sostenute anche dai fondi del PNRR, giocano dunque un ruolo fondamentale: “Quello che sta succedendo in questi investimenti è eccezionale, siamo di fronte a un processo di modernizzazione”, ha sottolineato Bonvicini. Sebbene nei primi nove mesi del 2024 si sia registrata una contrazione del 38% degli importi messi a gara rispetto al 2023, il livello della domanda rimane superiore alla media del triennio 2019-2020. Le aggiudicazioni di opere pubbliche dal 2021 al 2023 sono state in continua crescita: pari a 50 miliardi nel 2021, a 60 miliardi nel 2022 e al 95 miliardi nel 2023. Il 30% delle opere pubbliche è rappresentato da investimenti in edilizia non residenziale: si tratta di un mercato legato a interventi in scuole, edifici destinati alla sanità e alle varie attività istituzionali, sia di nuova costruzione che di riqualificazione.

Questo scenario si riflette anche nel settore della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio esistente, che rappresenta il 70% del valore totale delle costruzioni: la manutenzione straordinaria degli edifici residenziali, con 161 miliardi di euro (su 303 miliardi di euro di valore della produzione), continua a trainare il mercato.

Il mercato della manutenzione straordinaria del patrimonio residenziale è naturalmente condizionato dagli incentivi fiscali. Nonostante la flessione del 16,9% prevista per il 2024, gli investimenti in riqualificazione rimangono superiori del 30% rispetto al 2019. Anche per il prossimo anno ci si attende una contrazione.

Bellicini ha evidenziato la necessità di affrontare sfide strutturali, tra cui l’urgenza di una maggiore modernizzazione, la transizione energetica e digitale e una rigenerazione urbana efficace. La sostenibilità e la riduzione delle emissioni, insieme alla resilienza ai cambiamenti climatici, pongono le costruzioni residenziali e non residenziali al centro delle strategie future, richiedendo innovazioni tecnologiche, automazione e nuovi modelli di progettazione integrata. In questo contesto, le costruzioni si affermano come protagoniste di tutte le principali dinamiche economiche e ambientali dei prossimi anni.

MIBA Levante: un ponte verso il Sud Italia

In occasione della presentazione è stata annunciata un’importante novità per il 2026: MIBA Levante, il primo spin-off dell’evento milanese, che si terrà a Bari. Questo appuntamento biennale offrirà un’occasione di aggiornamento e confronto ai professionisti del Sud Italia, rafforzando la rete di connessioni tra imprese e territori.

Con MIBA e il suo spin-off, Fiera Milano dimostra di essere un punto di riferimento per un’edilizia sostenibile, innovativa e accessibile, capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione

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