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Presentato il corso di perfezionamento di alta formazione per l’anno accademico 2018-2019, presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia dedicato alla microzonazione sismica di livello avanzato Il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo di Perugia, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Umbria, e con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dalla Fondazione Centro Studi CNG, ha presentato il corso di perfezionamento di alta formazione “Microzonazione Sismica e Risposta Sismica Locale (RSL)“, che verrà organizzato per l’anno accademico 2018-2019, presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia. Il corso è dedicato prima di tutto ai geologi neo-laureati, tecnici e funzionari che operano nel settore della geologia, che potranno acquisire le migliori competenze necessarie per gli studi di microzonazione sismica di livello avanzato, diventando molto competitivi nel mercato nazionale e internazionale del lavoro. Obiettivo del corso è creare una sinergia tra mondo accademico e del lavoro, creando opportunità sia in ambito privato che per le pubbliche amministrazioni con responsabilità di governo del territorio. Filippo Guidobaldi, Presidente dell’Ordine Geologi dell’Umbria durante la presentazione del Corso ha spiegato il ruolo della microzonazione sismica nella fase di ricostruzione nelle zone terremotate dopo gli eventi sismici del 2016-2017, in particolare ha sottolineato che dopo gli eventi sismici in zone ad alta complessità geomorfologica e tettonica come quelle dell’Appennino, non si può pensare di ‘ricostruire dove era e come era’. Sono proprio gli studi di microzonazione sismica che devono essere utilizzati per la pianificazione territoriale e che offrono gli strumenti per “individuare le aree a minore rischio dove ricostruire in sicurezza sia relativamente ai rischi sismici sia a quelli idrogeologi e idraulici”. Gli studi sull’efficacia della microzonazione sismica e della risposta sismica locale nella gestione del territorio, sono molto importanti, commenta Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi CNG, soprattutto in un paese che come il nostro è soggetto a terremoti anche particolarmente distruttivi. Grazie alle competenze specifiche che si potranno acquisire in questo corso, si potrà conoscere il comportamento di un sito in seguito ad un terremoto di riferimento, studiando le interazioni tra onde sismiche e condizioni geologiche. In questo modo i tecnici avranno le competenze per riuscire a prendere le corrette decisioni di governo e pianificazione del territorio, per indirizzare la scelta di nuovi insediamenti e infrastrutture e per stabilire le priorità di intervento sull’esistente. Sono studi che rappresentano il futuro della geologia sismica e della prevenzione dai terremoti. Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, durante la presentazione del corso ha ricordato che nell’area del cratere dell’ultimo terremoto dell’Italia centrale per mancanza di fondi non sono stati fatti i necessari studi di microzonazione sismica ai fini della pianificazione della ricostruzione, anche se previsti da una specifica normativa, il Decreto Abruzzo, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009. Si tratta di un presupposto fondamentale per diminuire il rischio sismico. Invece in quelle zone “non abbiamo nemmeno una cartografia geologica di base aggiornata, il progetto CARG della cartografia geologica nazionale partito nel 1988 si è arenato per strada perché non più rifinanziato e oggi non copre nemmeno il 50% del territorio nazionale”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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