Migliora a settembre la fiducia di imprese commercio, edilizia e servizi

Le imprese – spiega l’Istituto di studi e analisi economica – rafforzano l’ottimismo circa l’evoluzione futura delle vendite, mentre segnali negativi, peraltro moderati, provengono dai giudizi sull’andamento corrente degli affari. In ulteriore decumulo, inoltre, appaiono le giacenze.
Tra le variabili che non entrano nella definizione di fiducia, il consolidamento delle attese ottimistiche sul volume futuro degli ordini si accompagna tuttavia a una nuova preoccupazione circa il mercato del lavoro. Tornano infine ad attenuarsi le tensioni inflazionistiche, con riferimento sia a quelle correnti che a quelle future. L’Isae sottolinea che il miglioramento della fiducia appare diffuso ad entrambe le tipologie di vendita dal momento che l’indice cresce sia nella distribuzione tradizionale sia in quella “moderna”.

Passando al clima di fiducia nei servizi di mercato, l’Isae comunica che l’indicatore sale a -2 (da -7 di agosto) recuperando parte della caduta registrata negli ultimi due mesi. Il confronto con il dato del 2007, che non risente dei fattori stagionali, segnala tuttavia ancora una diminuzione della fiducia su base annua (l’indice a settembre 2007 era pari a 23). Il miglioramento è attribuibile al solo recupero delle aspettative sulla situazione economica del paese mentre rimangono sostanzialmente stabili giudizi e aspettativi sugli ordini. Segnali sfavorevoli – sia a consuntivo, sia in previsione – emergono infine in relazione all’occupazione. L’analisi settoriale, osserva l’Istituto di studi e analisi economica – mostra la presenza di alcune importanti differenze: l’indice recupera debolmente nei servizi alle famiglie (a -14, da -15), si mantiene stabile (a 4) in quelli finanziari e fa registrare un deciso miglioramento in quelli alle imprese (a 10, da -2). Alcune differenze emergono anche a livello territoriale: la fiducia cresce nel Nord Ovest (a 7, da -4), recupera nel Nord Est (a -3, da -6) e al Centro (a -6, da -11) e peggiora al Sud (a -30, da -15).

L’ultimo capitolo dell’inchiesta Isae, questa volta su un panel di 500 imprese, riguarda il clima di fiducia delle imprese di costruzione. Anche in questo caso l’indice sale da 86 a 93 e torna sui livelli di maggio 2007. L’Istituto spiega che migliorano sia i giudizi sui piani di costruzione sia soprattutto le prospettive sull’occupazione, con il saldo di quest’ultima variabile che torna positivo per la prima volta da agosto 2007. Sono improntati all’ottimismo sia i giudizi sull’attività di costruzione sia le aspettative sui piani di costruzione e il saldo delle previsioni sui prezzi praticati nel settore sale decisamente, raggiungendo il valore più elevato da aprile 2005. L’Isae evidenzia che diminuisce il numero di imprese che trova ostacoli limitanti l’attività di costruzione (anche se la percentuale rimane comunque superiore a quella di coloro che dichiarano di non trovarne) e, tra gli ostacoli dichiarati, prevale l’insufficienza di domanda, seguita dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dalla difficoltà a reperire manodopera. A livello settoriale – conclude l’istituto – l’indice migliora sia nell’edilizia (comprendente l’edilizia residenziale e quella non residenziale) sia nel settore dell’ingegneria civile.

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