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È Agenti Climatici il progetto vincitore del concorso internazionale per il progetto di trasformazione dell’ex scalo Farini, frutto del lavoro di Oma e Laboratorio Permanente. Verde e sostenibilità sono il cuore della proposta. Sarà riqualificato anche l’ex sito ferroviario di San Cristoforo a cura di Pietro Mezzi Render dell’ex scalo Farini come previsto dal masterplan vincitore (courtesy Oma e Laboratorio Permmanente) È del team Oma e Laboratorio Permanente il progetto che ha vinto il Concorso Farini per il masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli scali ferroviari Milano-Farini e Milano-San Cristoforo. Agenti Climatici è il nome del progetto vincitore, che ha superato la concorrenza degli altri quattro team finalisti con le proposte degli studi di architettura Baukuh, Arup, Grimshaw e Kengo Kuma and Associates Europe. Ippolito Pestellini Laparelli e Reinier de Graaf di Oma e Laboratorio Permanente hanno co-diretto il team multidisciplinare composto da Philippe Rahm Architects, Vogt Landscape Architects, Arcadis Italia, Net Engeneering, Ezio Micelli, Luca Cozzani e l’associazione culturale di innovazione sociale Temporiuso. Uno stralcio del futuro Parco Farini (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) Il masterplan dello Scalo Farini Verde e sostenibilità rappresentano il cuore del masterplan, così come anche previsto dall’accordo di programma sottoscritto due anni fa da Comune, Regione, Ferrovie dello stato italiane e Coima Sgr. La superficie dello scalo San Cristoforo (140mila metri quadrati) sarà interamente destinata a verde, mentre nell’ex scalo Farini (468mila) nascerà un grande parco unitario di 300mila metri quadrati, oltre a servizi e residenze, con varie destinazioni: sociale, convenzionata e libera. Render dell’ex scalo di San Cristoforo, con il Limpidarium d’acqua previsto dal progetto Agenti Climatici (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) La proposta propone due nuovi dispositivi ambientali: il primo, verde, composto da un grande bosco lineare nello scalo Farini in grado di raffrescare i venti caldi provenienti da sud-ovest (Limpidarium d’aria) e di depurare l’aria. L’altro, blu, prevede un lungo sistema lineare nell’area dell’ex scalo di San Cristoforo per la depurazione delle acque (Limpidarium d’acqua). Il funzionamento del sistema di depurazione delle acque a San Cristoforo (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) La proclamazione del progetto vincitore è stata data da Dominique Perrault, presidente della giuria, nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore all’Urbanistica del comune di Milano Pierfrancesco Maran, del vicepresidente di Fs Sistemi Urbani Carlo De Vito, dell’amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella e dei professionisti degli studi vincitori. Lo scalo Farini e le indicazioni della città pubblica (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) Secondo i progettisti di Oma e Laboratorio Permanente «I due nuovi parchi sono concepiti come filtri ecologici in grado di depurare l’ecosistema cittadino. In Farini una griglia urbana di verde attrezzato e spazi pubblici definisce relazioni di continuità con il contesto circostante e si rende resiliente allo sviluppo economico della città prendendone in prestito i principi insediativi. San Cristoforo diventa un common ground alla scala metropolitana per la comunità umana e non». Schemi insediativi nell’ex scalo Farini (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) «Il sistema degli scali ferroviari composto da Garibaldi Repubblica, oggi rigenerato nel quartiere di Porta Nuova, e dallo scalo Valtellina-Farini, rappresenta una tra le più importanti riqualificazioni urbane al mondo, paragonabile a Canary Wharf a Londra e alla Défense a Parigi – ha sostenuto Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima Sgr -. Siamo pronti ad avviare lo sviluppo della prima fase dello scalo, che avrà il compito di unire Porta Nuova a Farini, in un asse strategico della città che potrà continuare attraverso la Bovisa fino alle aree dell’ex Expo». Per l’area di San Cristoforo è previsto un sistema di depurazione delle acque (courtesy Oma e Laboratorio Permanente) Il masterplan, frutto di un concorso internazionale, verrà accompagnato da una fase di consultazione pubblica, che prenderà il via domani, 17 aprile, a cui faranno seguito alcuni tavoli operativi per la condivisione delle principali scelte. La riqualificazione di questi due scali rientra nel progetto di rifunzionalizzazione dei sette siti ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), un’operazione che vale un milione e 250mila metri quadrati. Alla prima fase del concorso internazionale, promosso da Fs Sistemi Urbani e da Coima Sgr, società di gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare e proprietaria, all’interno dello scalo Farini, dell’area Valtellina, hanno partecipato una cinquantina di team multidisciplinari nazionali e internazionali. Tra poco più di un mese verrà presentato il progetto di un altro ex scalo ferroviario, quello di Greco-Pirelli. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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