Ferrovie Nord Milano, Fnm, Trenord e regione Lombardia lanciano Fili, il progetto di rigenerazione urbana che interesserà il Nord Milano, dalla stazione di Cadorna a Malpensa. Previsto un costo di un miliardo di euro
a cura di Pietro Mezzi

Ferrovie Nord Milano, Fnm, Trenord e regione Lombardia lanciano Fili, il progetto di rigenerazione urbana che interesserà il Nord Milano, dal centro cittadino a Malpensa.
Il masterplan ha l’obiettivo di riqualificare i principali centri del sistema di trasporto ferroviario del territorio compresi tra la stazione Cadorna e l’aeroporto di Malpensa: un corridoio fondamentale per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026.
I proponenti parlano di rigenerazione, ricucitura, di scenari urbani verdi, di ammodernamento e rifacimento di aree e stazioni che interesserà i nodi del sistema ferroviario: oltre Cadorna, anche Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio.
Si tratta di 188mila metri quadrati di aree, che coinvolgeranno circa due milioni di metri quadrati di territorio lombardo.
La foresta sintetica pensile
Fili prevede di piantumare, su 41mila ettari, in 24 comuni, 800mila alberi, creare una superstrada ciclabile di oltre 72 chilometri fra Cadorna e Malpensa, di realizzare, sempre a Cadorna, su una superficie di 72mila metri quadrati, la Foresta sintetica pensile, che produrrà ossigeno per la città di Milano.
Nel progetto, la Regione ha investito, attraverso vari strumenti, oltre 210 milioni di euro.
Per Andrea Gibelli, presidente di Fnm “Il progetto prevede di riqualificare e rinnovare completamente in chiave sostenibile e con soluzioni architettonicamente all’avanguardia i principali centri di connessione sull’asse Milano-Malpensa, corridoio che si rivelerà fondamentale per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Un intervento di rinnovamento e rigenerazione che avrà l’obiettivo di creare nuovi scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità in un ideale e inedito viaggio nell’evoluzione tecnologica e biotecnologica delle stazioni coinvolte e delle aree adiacenti a questi snodi fondamentali della mobilità lombarda”.
Più nel dettaglio, il progetto, oggi limitato a studio di fattibilità, prevede una radicale modifica della stazione di Cadorna, con la copertura dei binari fino a quella di Milano Domodossola. In sommità, il progetto prevede di realizzare quella che viene denominata la “foresta sintetica pensile”: non piante e alberi, ma oltre agli arbusti, soluzioni tecnologiche capaci di assorbire la CO2 e di produrre ossigeno. Una sorta di fabbrica dell’ossigeno: una proposta già studiata dal Politecnico di Milano per abbattere l’anidride carbonica emessa.
Tra i progetti, si distingue anche la proposta di realizzare il quartier generale di Ferrovie Nord a Bovisa, all’interno di un progetto di rigenerazione già premiato da Reinventing Cities.
Lo studio coinvolge anche le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe di Saronno e Busto Arsizio.
Sempre secondo il progetto, la pista ciclabile dovrà essere realizzata lungo il tracciato dei binari e delle strade esistenti tra Cadorna e Malpensa.
Diversi i partner del progetto: Arcadis, Ersaf Lombardia, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Goldmann & Partners, Politecnico di Milano e Sirti.
La spesa prevista è di un miliardo di euro.
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