Restauro e recupero conservativo sono gestiti dall’impresa Teicos, per creare un nuovo spazio di socialità nella storica Cascina Monlué
Cascina Monlué, una delle storiche cascine dell’hinterland milanese. Situata in zona Forlanini è stata fondata nel XIII secolo da parte dei monaci Umiliati di Santa Maria di Brera. Ora la cascina è stata ottenuta in concessione dal Comune di Milano dall’Impresa Sociale Cascina Monluè con l’intenzione di far tornare a nuova vita gli spazi della Cascina, che si trovano in stato di degrado.
Con il progetto “La corte del bene comune” l’obiettivo è quello di creare un luogo di socialità e integrazione, fruibile anche da persone fragili o a rischio di emarginazione. Con questo scopo prendono il via i lavori di recupero edilizio che dureranno di 30 mesi.
Il progetto architettonico
Il progetto architettonico, realizzato da Principioattivo Architecture Group, prevede la riqualificazione paesaggistica e funzionale di tutto il nucleo dell’antico borgo di Monlué.
La riqualificazione intende creare un equilibrio con l’ambiente circostante mantenendo caratteri tipici delle cascine lombarde.
I due elementi centrali del progetto sono la comunità, dalla quale deriva la volontà di valorizzazione della corte come luogo di ritrovo, e la stratificazione, grazie alla quale elementi preesistenti si pongono in relazione con i nuovi, realizzati in un linguaggio architettonico contemporaneo.
Al via i lavori di recupero di Cascina Monlué
L’intervento di riqualificazione edilizia e di restauro conservativo della cascina sarà realizzato in 30 mesi dall’impresa di costruzioni Teicos. Sono previsti interventi complessi che dovranno essere realizzati in contemporanea per rispettare le tempistiche stringenti di realizzazione: demolizioni, ricostruzioni, restauri conservativi, interni e finiture, ma anche scavi e nuovi impianti termico, elettrico e idrosanitario.
Tutte le lavorazioni saranno effettuate nel rispetto del bene, poiché l’edificio è vincolato dalla Soprintendenza e patrimonio storico della città. Per i restauri sono stati coinvolti due team di esperti dell’accademia di Brera e della Scuola di Pavia che opereranno in sinergia.
Per gli interventi in copertura è allo studio la realizzazione di una sovrastruttura che permetta di lavorare in sicurezza alla sostituzione delle tegole e di tutta la struttura lignea sottostante. Le pitture murarie risalenti a fine ‘700 inizio ‘800, ormai crollate, saranno recuperate; gli ambienti interni saranno messi in sicurezza sia dal rischio biologico sia da quello di crollo.
Le murature esterne e gli elementi architettonici caratterizzanti saranno conservati, ma allo stesso tempo saranno promossi interventi di efficientamento energetico grazie all’isolamento delle contropareti e a nuovi infissi.
Si tratta di un intervento complesso, spiega Cecilia Hugony A.D. di Teicos sia per la storicità dell’edificio che per lo stato conservativo: “le operazioni di restauro, conservazione e demolizione dovranno essere realizzati in contemporanea per ottimizzare il lavoro delle squadre di operai e restauratori e garantire gli standard di sicurezza”.
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
Commenta questa notizia