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Nello specifico l’introduzione del Modello unico è disposta dall’art. 34-quinquies, recante semplificazioni in materia edilizia, della citata L. 80/2006 (cfr. BLT n. 4/2006). Di fatto il comma 34-quinquies prevede che siano stabilite le modalità tecniche e operative per l’istituzione di un «Modello unico digitale per l’edilizia», da introdurre gradualmente per la presentazione in via telematica ai comuni di denunce di inizio attività, di domande per il rilascio di permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia. Il suddetto «Modello unico» comprende anche le informazioni necessarie per le dichiarazioni di variazione catastale e di nuova costruzione. Ora il D.P.C.M. 6.5.2008, in attuazione della previsione sopra riportata (già attesa entro il 12.3.2006), dispone che le regioni, i comuni e l’Agenzia del territorio, attraverso una commissione appositamente costituita, definiscano entro il 31.12.2008 il «Modello unico» in oggetto, per la presentazione allo sportello unico per l’edilizia delle istanze in materia di attività edilizia, e comprendente altresì le informazioni necessarie per l’aggiornamento degli atti catastali, nonché le caratteristiche tecniche dell’infrastruttura per l’erogazione dei servizi. La commissione incaricata della definizione del «Modello unico» sarà costituita da sei componenti, nominati in egual misura su indicazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, della conferenza dei presidenti delle regioni e dell’Agenzia del territorio, oltre al presidente, scelto dal dipartimento per gli affari regionali ed autonomie locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne promuove l’attivazione. Il D.P.C.M. traccia inoltre le linee guida per l’attività della commissione, che dovrà definire il modello unico digitale garantendo la trasferibilità delle informazioni in esso contenute ed altresì individuare le caratteristiche dell’infrastruttura tecnica assicurando la fruibilità dei servizi erogati per l’intero territorio nazionale, in considerazione del differente grado di aggiornamento tecnologico degli enti locali. Il Modello unico digitale per l’edilizia e le caratteristiche tecniche dell’infrastruttura per l’erogazione dei servizi così definiti saranno approvati con successivo D.P.C.M. entro il 31.1.2009, sentita la conferenza Stato-città ed autonomie locali, preposta a stabilirne i termini per la progressiva e graduale adozione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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