Nanotecnologie: svelata la struttura dei nanotubi in carbonio

La scienza non è fantascienza, ma a tutti piacerebbe ricaricare il cellulare o il pc portatile in pochissimi istanti, avere strumenti tecnologici sempre meno ingombranti, vivere in costruzioni o attraversare ponti in massima sicurezza grazie a cavi più resistenti dell’acciaio.
Tutto questo è oggi più vicino.
Lo testimonia uno studio del Politecnico di Milano sui nanotubi in carbonio, pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Nature Physics.
Le ricerche sono state condotte in collaborazione con l’Università di Padova e il gruppo di fisica teorica Los Alamos Labs.
I nanotubi sono sottilissimi cilindri di diametro 10.000 volte inferiore a un capello, fatti di atomi di carbonio rivestiti da un mantello di elettroni.
Costituiscono le unità elementari di nuovi materiali per le nanotecnologie e hanno proprietà meccaniche, elettriche e ottiche rivoluzionarie.
Lo studio condotto ha utilizzato una tecnica sofisticatissima per analizzare il movimento della struttura dei nanotubi in carbonio.
È stato osservato il loro comportamento in risposta ad uno stimolo quale un martello “ottico” ultrarapido, realizzato con un impulso di luce della durata di un milionesimo di miliardesimo di secondo (10 femto secondi).
Ne è risultato un filmato fatto di fotogrammi in rapidissima successione che mostrano il movimento di questi miniscoli cilindri che si comportano come piccolissime molle a frequenze elevatissime.
Questo processo ha permesso di evidenziare l’esatta struttura e i legami chimici di cui i nanotubi sono composti.
Poter analizzare con la massima precisione questi elementi pone le basi per la progettazione di nuovi e migliori tipi di materiali che potranno essere utilizzati nella vita quotidiana come nella ricerca scientifica.

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