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Il settore delle vendite di piastrelle e ceramica in Italia ha avuto, per diversi anni, un importante calo in valore che addirittura è stato maggiore in quantità, in unità di metri quadrati, ma in parte, solamente in parte, è stato compensato dal maggior valore aggiunto dei prodotti che, via via, si sono avvicendati, che sono entrati nel catalogo dei nostri associati produttori a maggiore qualità e quindi a maggior prezzo. Vediamo che per la prima volta nei nove mesi del 2015, dopo una terribile sequenza di segni negativi, anno su anno, siamo sostanzialmente vicini al pareggio, rispetto all’anno precedente. Si tratta del momento della curva bassa, però il terzo trimestre 2015 è quello che ha aggiustato un pochino i numeri, perché da solo, con il 2,27%, con 204 milioni di venduto, ha cominciato a consolidare e ad aggiustare il tiro. Certamente non è un numero che possa farci passare dalla preoccupazione all’euforia, però se dopo tanti anni in cui non vedevamo un segno più arriva finalmente un trimestre con questo piccolo segnale di incoraggiamento, credo che si possa valutare questo dato come l’inizio di un percorso di risalita. Io credo che ci siano le condizioni, come già si annunciava l’anno scorso, per prevedere un percorso di miglioramento. Possiamo dire, infatti, che ci sono diversi fattori di spinta a sostenere il mercato che mai hanno avuto un’intensità di questa natura. I tassi di interesse, che a livello di Euribor sono addirittura negativi, hanno posto le banche nelle condizioni di erogare credito a tassi sia variabili che fissi, a valori che non abbiamo mai raggiunto prima. È vero che c’è sempre la polemica circa il fatto che le banche non offrono a tutti gli stessi tassi, però è anche vero che nelle condizioni di normalità ci sono nuove opportunità di fare investimenti con un livello di rischio, di peso finanziario, molto basso, e di rischio altrettanto basso in quanto le quotazioni dei beni dell’area dell’edilizia non sono mai stati così competitivi. Un altro fattore importante di spinta, che è strettamente collegato a questo, è rappresentato dall’erogazione dei mutui ipotecari. Da gennaio ad agosto – è un dato molto importante, che vale la pena ribadire – quasi 29 miliardi di euro sono stati i mutui ipotecari erogati, una cifra enorme, dell’86% maggiore sul medesimo periodo del 2014. C’è quindi una crescita veramente consistente, vuol dire che il clima di fiducia, che l’Istat registra a 118,4 punti – il miglior dato dal 1995 – non è frutto di fantasia, ma poggia sul fatto che effettivamente la popolazione italiana ha cominciato a riprendere fiducia sul fatto che è venuto il momento in cui vale la pena effettuare quegli investimenti. Per quanto riguarda il CERSAIE, l’ultima edizione ha fatto registrare “numeri” davvero significativi, con 491 espositori di piastrelle e ceramica e 226 espositori di arredobagno. Abbiamo poi altri 155 espositori, che negli ultimi anni sono diventati più numerosi, perché il Cersaie ha deciso di allargare l’esposizione anche ad altre superfici, quali il marmo, il lapideo e il legno, in particolar modo. Il legno, che una volta aveva delle fiere di riferimento differenti, ha trovato come miglior posizionamento, in termini distributivi, quello di allinearsi e integrarsi con la nostra manifestazione. I visitatori: va bene l’internazionalità, che è sottolineata dai 48.000 visitatori esteri, quasi tutti della distribuzione, il che significa che il centro dell’innovazione nella ceramica e della curiosità di cosa succede nell’arredobagno, a livello mondiale è il Cersaie. I visitatori italiani sono più di 53.000, di cui operatori della distribuzione, rivenditori, grossisti e agenti rappresentanti, sono circa 23.000. Siccome è una fiera annuale, di anno in anno dobbiamo rinnovare non solo le proposte dal punto di vista del design, ma anche dal punto di vista delle prestazioni. Il pubblico italiano risulta aumentare del 3%: anche questo dato, nel panorama delle fiere italiane, dove abbiamo avuto solo dei cali, testimonia la tenuta del Cersaie e quindi il suo grado di attrattività, che consente di sviluppare business a tutti gli operatori che intervengono, siano essi espositori o visitatori. Emilio Mussini Presidente Commissione Attività Promozionali e Fiere di Confindustria Ceramica – tratto da Meeting ANGAISA Nuove opportunità di sviluppo per piastrelle e ceramica 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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