Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il progetto della Cantina Valetti a Calmasino: vino e natura, un binomio messo in luce con sistemi all’avanguardia. L’ampliamento della Cantina Valetti si inserisce nella bellezza della campagna coltivata con ordine e sapienza. La nuova cantina Valetti è situata a Calmasino sulla sponda sud del Lago di Garda, cuore della Zona Classica di produzione del Bardolino. È un oggetto architettonicamente prezioso cui una studiata illuminazione sa dare il giusto risalto, sia nelle ore diurne che in quelle serali, con razionalità e sensibilità estetica. Di giorno le ombre dei sostegni proiettano tratti sui muri chiari, di notte le linee dell’illuminazione invertono il rapporto, conferendo all’edificio un carattere fortemente iconico. I filari delle viti, ripresi architettonicamente dalle colonne di metallo poste a sorreggere il tetto in posizione obliqua, inglobano le grandi vetrate. Si genera così uno scambio di prospettive, dall’esterno all’interno della cantina, e dall’interno al suggestivo panorama circostante. Una grande terrazza invisibile da terra accoglie il visitatore, offrendogli uno sguardo a 360 gradi sul lago e sull’abbraccio delle colline. Nel piano interrato trova posto la nuova cantina e la barricaia per l’affinamento dei grandi rossi veronesi. Lo studio progettuale Secondo il programma funzionale dello studio Archingegno e dei suoi fondatori Carlo Ferrari e Alberto Pontiroli, il progetto ha previsto l’ampliamento degli spazi della cantina esistente (per l’affinamento dei vini in legno, l’imbottigliamento e lo stoccaggio del vino imbottigliato e sfuso) e la realizzazione di nuovi ambienti destinati alla commercializzazione dei prodotti. Il nuovo volume è stato realizzato separatamente, sul lato rivolto alla strada e ai terreni confinanti. Poiché l’area d’insediamento risulta essere ben delimitata, la scelta della tipologia volumetrica è stata ad essa vincolata: il risultato oggi visibile è un edificio compatto a pianta rettangolare. Fa eccezione il solo prospetto sud che presenta una leggera inclinazione, ponendosi parallelo alla strada. L’inserimento paesaggistico e la funzione comunicativa La cultura del vino ha di per sé un forte valore comunicativo che esige un’analisi attenta dei linguaggi architettonici e grande sensibilità nell’inserimento paesaggistico della nuova struttura. La richiesta della committenza non era solo quella di ampliare, razionalizzare e modernizzare gli spazi destinati al ciclo produttivo, ma anche di trasmettere con questo progetto il percorso evolutivo dell’azienda che ha consolidato nel tempo il legame con la propria terra. Si è giunti dunque a concepire un volume essenziale, ma di forte impatto visivo, che poggia solidamente a terra su un basamento pietroso, pur mantenendosi leggero oltre le chiome degli ulivi grazie a una componente metallica slanciata. L’intento di togliere peso si ritrova anche nell’arretramento del filo della scatola di vetro interna rispetto alla struttura esterna e nella soluzione d’angolo verso la corte del piano terra, dove un taglio permette di varcare il perimetro murario e la maglia dei sostegni metallici, dando luogo all’ingresso a doppia altezza. Al primo piano la grande loggia del prospetto sud, ricavata dal profondo arretramento della parete in vetro chiarisce, ancora di più, la doppia natura di pesantezza-leggerezza dei due livelli, con un disegno del fronte figurativo. L’illuminazione di PERFORMANCE iN LIGHTING Se quello vitivinicolo è un ambiente in cui l’esperienza dell’uomo fa la differenza, anche il progetto della Cantina Valetti ha voluto porre l’uomo al centro della riflessione progettuale. Nella ricerca di armonia tra uomo e natura, la luce, sia naturale che artificiale, è stata chiamata a divenire parte integrante degli ambienti. Di giorno l’illuminazione artificiale si pone al servizio delle geometrie architettoniche, mentre di notte l’edificio diventa iconico; un sistema illuminotecnico attentamente studiato da PERFORMANCE iN LIGHTING, rivela all’osservatore prospettive, angoli e volumi articolandone le connessioni. La tecnologia LED utilizzata è garanzia di un sensibile risparmio energetico ma anche di una grande libertà nell’allestimento dell’illuminazione. Mentre con la luce naturale si è potuto lavorare sui contrasti tra luce e ombra, con quella artificiale si è cercato di intervenire sulle geometrie come nel caso delle linee continue luminose realizzate con il sistema SL764 LED ed incassate a soffitto. Lungo la scala che collega il piano terra con il primo piano, le linee luminose seguono il passo di circa 1.50 m della facciata continua e quindi si allungano ad illuminare la sala degustazione, assumendo un significato architettonico. Nella sala del primo piano la luce segna il passare delle ore e durante il giorno è quella naturale che disegna giochi dinamici dovuti alle ombre delle colonne esterne e ai tagli in bassorilievo delle pareti perimetrali, mentre alla sera la luce artificiale prende il sopravvento: le linee misurano l’architettura dando un significato prospettico allo spazio. Al piano terra, le linee a LED, posizionate al di sotto delle travi strutturali, sono state scelte per creare un reticolo che irraggia uniformemente il punto vendita. Gli spazi ipogei, infine, godono di un’illuminazione perimetrale con linee LED nascoste a soffitto. L’allestimento è completato grazie all’illuminazione a spot realizzata con faretti incassati EB433 nella volta al fine di esaltare scenograficamente le botti di rovere. Al tramonto, l’edificio stesso diventa fonte di luce attraverso le linee LED che completano il carattere fortemente comunicativo della nuova immagine dell’azienda. Per valorizzare la suggestione degli spazi e della facciata è stato scelto, insieme ad altre eccellenze del Gruppo, l’apparecchio MIMIK 20 FLAT in biemissione, una soluzione capace di risolvere la minimizzazione delle forme in un’unità di volume e di materiali. La vocazione all’essenzialità del progetto è infatti stata realizzata anche grazie all’impianto illuminotecnico e ad elementi “mimetici” e discreti come MIMIK 20 FLAT. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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