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Lady Liberty, una delle icone nazionali degli Usa riconosciuta in tutto il mondo, ha dallo scorso 16 maggio un nuovo museo a lei dedicato. Un progetto ispirato alla storia, alla libertà e all’educazione civica, caratterizzato da un design leggero e sofisticato, con elevate caratteristiche di sostenibilità. a cura di Tommaso Tautonico Ogni anno milioni di visitatori fanno tappa a Liberty Island per vedere lei, il simbolo della libertà, colei che ha ispirato speranza a chi arrivava in America in cerca di una vita migliore: Lady Liberty, la Statua della Libertà. Il Museo, inaugurato lo scorso 16 maggio, è un nuovo capitolo della sua storia. Un progetto in cui la The Statue of Liberty – Ellis Island Foundation ha investito 100 milioni di dollari, per donare un’esperienza unica ai 4 milioni di visitatori che visitano la piccola isola. Realizzato su un’area di circa 2.400 mq il nuovo Museo, progettato dallo studio di architettura FXCollaborative, è posizionato sulla zona nord dell’isola, affacciato sulla baia di New York. Perfettamente integrato nel contesto dell’isola, il Museo è collegato da un passaggio pedonale con la Statua della Libertà, percorso che culmina in una scala in granito che conduce sul tetto del Museo dove il visitatore può godere di una vista sullo skyline di Manhattan e sul porto di New York. Il Museo della Statua della Libertà: storia e sostenibilità Il design informale e asimmetrico regala ai visitatori un ambiente che cambia forma ogni volta che si passa da uno spazio interno all’altro. L’idea della Fondazione è apparsa chiara da subito: dare la possibilità ad ogni ospite di vivere in prima persona la storia della Statua della Libertà, conoscerne i segreti, le trasformazioni, comprenderne a fondo il significato. Il museo è composto da tre gallerie diverse: Immersive Theater, Engagement Gallery e Inspiration Gallery. Nella prima, l’esperienza multimediale conquista il visitatore con la storia della statua, i suoi suoni, e ne approfondisce il significato. Il secondo spazio catapulta i visitatori nel magazzino in cui Frédéric Auguste Bartholdi ha costruito la statua. Una serie di display multimediali rievocano lo studio dello scultore, consentendo agli ospiti di vedere il processo di costruzione passo dopo passo, dal piccolo modello in gesso ai fogli di rame martellati su enormi stampi negativi per creare la forma finale della Statua. Nell’ultimo spazio i visitatori possono riflettere su ciò che hanno visto e vissuto nel museo. Qui si trova il fulcro del Museo, il simbolo più iconico di Liberty, la sua torcia originale, sostituita nel 1986 per evitare che l’esposizione prolungata agli agenti naturali potessero rovinarla definitivamente. Un aspetto importante dell’intero complesso è la sua sostenibilità. La Fondazione ha voluto fortemente che il nuovo Museo fosse anche un simbolo di sostenibilità, a sostegno delle politiche climatiche e ambientali dello Stato. Il nuovo Museo è stato realizzato basandosi su tre concetti chiave: conservazione delle risorse, gestione ecologica e rispetto degli impegni pubblici. Per la sua realizzazione sono stati riutilizzati parte dei materiali del vecchio edificio amministrativo preesistente. La struttura dell’edificio e il giardino pensile sul tetto, inglobano caratteristiche progettuali in grado di trattenere l’acqua piovana. Intorno all’edificio sono piantate graminacee che creano un habitat naturale per la fauna selvatica e uccelli migratori. Infine, il Museo ha assunto impegni pubblici in materia di sostenibilità, tradotti nella certificazione LEED ed investimenti in energie rinnovabili. Images by @fxcollaborative.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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