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A cura di: Pierpaolo Molinengo Indice degli argomenti Toggle Quando si possono effettuare le opere edili in condominioLe regole e le norme comunali per i lavoriCosa fare se gli orari non vengono rispettati Avere un appartamento all’interno di un condominio permette di usufruire di parecchi vantaggi. Spesso e volentieri, però, ci si ritrova ad affrontare delle situazioni spiacevoli, che, però, fanno parte delle varie attività quotidiane. Tra queste, senza dubbio, rientrano i lavori rumorosi, che possono disturbare. La situazione, che può aprire a spiacevoli dispute e a scomodi litigi, viene regolamentata da specifici orari nei quali è possibile eseguire le opere edili in condominio. Sono, in estrema sintesi, delle fasce orarie nelle quali lavori edili particolarmente fastidiosi possono essere svolti. A fissare gli orari entro i quali possono essere svolte queste attività sono direttamente i Comuni, a cui è demandato il compito di disciplinare tutte le attività rumorose: sia quelle di manutenzione che quelle di altro genere. Quando possono essere effettuati i lavori all’interno di un condominio? In linea di massima è possibile effettuarli dalle 8 del mattino fino alle 12.30/13.00. Successivamente possono riprendere dalle 15.00 alle 19.00. Cambiano, invece, le regole per i giorni festivi e le domeniche, che risultano essere segnate in rosso sul calendario. Ma cerchiamo di capire quali regole debbano essere rispettate. Quando si possono effettuare le opere edili in condominio Uno degli inconvenienti che si possono verificare, nel momento in cui si vive in condominio, è quello di dover interrompere le proprie attività per dei lavori rumorosi effettuati dai vicini di casa. Nel tentativo di evitare delle situazioni sicuramente spiacevoli e soprattutto per favorire una convivenza armoniosa, sono stati individuati dei momenti specifici, nell’arco della giornata, nei quali è possibile effettuare i suddetti lavori. Nella maggior parte delle occasioni, le fasce orarie danno la possibilità di svolgere queste attività nel corso della giornata, con l’esclusione delle prime ore del mattino e delle ore serali: in questi momenti, infatti, la maggior parte delle persone si riposa o si gode il proprio tempo libero. Dal lunedì al venerdì, gli orari entro i quali è possibile effettuare i lavori all’interno di un condominio sono i seguenti: dalle ore 8:00 alle ore 13:00; dalle ore 15:00 alle ore 19:00. La necessità di rispettare queste fasce orarie è determinata dall’esigenza di garantire un equilibrio tra chi ha deve effettuare dei lavori edili negli appartamenti e il diritto, degli altri condomini, di godere di un minimo di tranquillità all’interno delle proprie abitazioni. Le fasce orarie di sabato e domenica Gli orari che abbiamo appena visto valgono per giorni infrasettimanali. I lavori effettuati di sabato, benché possa sembrare strano, rispettano le stesse tempistiche di quelle previste dal lunedì al venerdì. Altro discorso, invece, per i giorni festivi e per le domeniche. Salvo casi eccezionali – come potrebbe essere la rottura di una tubazione che allagherebbe tutto l’alloggio se non venisse riparata – è vietato effettuare dei lavori rumorosi in condominio la domenica e nel corso dei giorni festivi come Natale, Pasqua e Ferragosto. Nel corso di queste giornate è importante che non venga arrecato disturbo ai vicini. Può capitare, comunque vada, che il Comune di residenza possa decidere di stabilire un orario per i lavori in condominio di domenica, entro il quale possa essere possibile effettuare dei lavori edili. Le regole e le norme comunali per i lavori Senza dubbio il rispetto reciproco e la collaborazione tra i condomini si dimostrano come uno dei requisiti fondamentali per una convivenza armoniosa. Fatte queste premesse, esistono, comunque, delle normative che risultano essere obbligatorie per qualsiasi condominio. I giorni e gli orari entro i quali effettuare i lavori di ristrutturazione sono regolamentati dai singoli Comuni. È importante ricordare, ad esempio, che quanto deciso dal Comune di Milano si differenzia non solo da quanto stabilito a Torino, ma anche dai comuni confinanti geograficamente. Nel caso in cui un regolamento comunale su questo argomento non dovesse esistere, i condomini dovranno rispettare gli orari di lavoro imposti dal Capoluogo di Provincia. Il regolamento condominiale è un obbligo, invece, solo per gli edifici con più di dieci condomini. È bene ricordare, comunque, che all’interno di questi documenti non possono essere individuati degli orari entro i quali effettuare dei lavori rumorosi diversi rispetto a quelli stabiliti dal Comune. L’unica eccezione in questo senso vale per gli edifici che sono dotati di un regolamento contrattuale, che è stato sottoscritto da tutti gli acquirenti al momento della compravendita. In questo caso è possibile stabilire degli orari per effettuare i lavori edili. Cosa fare se gli orari non vengono rispettati Il condomino, che abbia la necessità di effettuare delle opere di manutenzione, prima del loro avvio, dovrebbe seguire alcune buone pratiche esponendo, ad esempio, un avviso nella bacheca del condominio all’ingresso dell’edificio. L’avviso dovrà contenere le seguenti informazioni: la data nella quale iniziano e finiscono i lavori; l’appartamento nel quale vengono effettuati i lavori; gli orari nei quali verranno svolti i lavori; nome dell’impresa responsabile dei lavori e del condomino committente; recapiti telefonici utili per eventuali comunicazioni. L’avviso deve essere affisso con un adeguato anticipo rispetto alla data nella quale inizieranno i lavoro: generalmente il preavviso dovrebbe essere di otto o dieci giorni. Nel caso in cui l’impresa edile e l’inquilino non dovessero rispettare gli orari stabiliti dal Comune, è necessario segnalare il disguido direttamente all’amministratore di condominio. Questo, a sua volta, si metterà in contatto con il committente e l’impresa per risolvere la questione. Qualora il suddetto avviso non portasse ad alcuna soluzione si possono adottare delle strategie più incisive. È possibile, ad esempio, chiamare il comando di polizia municipale, che provvederà ad effettuare un sopralluogo per valutare la situazione ed, eventualmente, prendere i provvedimenti che si rendessero necessari. Quando la situazione dovesse diventare più grave è possibile intraprendere delle azioni legali: questa è, senza dubbio, la soluzione più drastica – oltre che essere la più costosa, economicamente parlando – ma a volte può essere inevitabile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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