Oppenheim: le nuove frontiere dell’architettura contemporanea

Si chiama Ideal Cube ed è la nuova concezione di architettura contemporanea e modulare ideata dallo studio Oppenheim.
Sorgerà a Miami intorno al 2009 e promette di essere la prima architettura modulare per aree urbane. Eleganza e classe per un progetto sui generis flessibile e futuristico. 15 piani e 112 cubi di assoluta libertà.
Un’ incredibile struttura modulare, realizzata in acciaio e vetro, concepita per essere progettata in maniera flessibile e soggettiva. Un’architettura mutevole customizzabile, che può accrescere col tempo, cambiare faccia e dimensioni e non essere mai uguale a sè stessa. 112 elementi da comporre e scomporre.
E’ il progetto del gruppo Oppenheim intitolato Cube. Il nome ricorda l’omonimo film, dove i protagonisti cercano di ritrovare l’uscita dal cubo cercando di sfuggire alle insidie che questo racchiude.
La particolarità che rende questo progetto unico è, infatti, la possibilità che hanno i proprietari di ingrandire e riprogettare i loro nuclei abitativi a proprio piacimento: in orizzontale, verticale o diagonale, con giardini o spazi più grandi. Questo rende la morfologia dell’edificio estrememente dipendente dalle esigenze dei proprietari e dai loro stili di vita. Il tutto per un’architettura camaleontica e dinamica.
Un progetto unico arricchito da bellissime piscine e giardini ubicati sia alla base dell’edificio che sul tetto. Gli interni sono caratterizzati da spazi open-space, arredamenti di alto design e sistemi super tecnologici.
Ogni cubo è profondo 7,5 m, largo 8 e alto 6. Libertà, grandi spazi e solo una regola: i cubi devono essere almeno 10. Un progetto che non terminerà mai e che col tempo assumerà facce sempre diverse per una nuova reinterpretazione del design modulare per case di alto livello.

Fonte www.architetturaedesign.it

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

DAL MONDO PROFESSIONALE

Le ultime notizie sull’argomento