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A cura di: Giulia Galliano Sacchetto Quello delle case ecosostenibili è un mercato in espansione. Secondo l’Osservatorio Cam, le case green sono sempre più richieste dal mercato. Ma l’Italia è ancora indietro per ciò che riguarda gli Attestati di prestazione energetica degli immobili (Ape). Osservatorio Cam: le case green sono il futuro ma per adeguare gli edifici servono 8,5 miliardi nel solo Lazio I dati diffusi dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, sottolineano quanto gli Ape stiano incidendo nella compravendita della casa per gli italiani: il 59% degli agenti immobiliari intervistati da Enea ritiene che l’Ape possa orientare le scelte di chi acquista un immobile residenziale esistente verso edifici di maggiore qualità energetica. Anche l’Ue ha mosso passi importanti in direzione delle case ecosostenibili: l’Europarlamento ha approvato “il mandato negoziale su una proposta di legge per aumentare il tasso di ristrutturazioni e ridurre consumo energetico ed emissioni nel settore edilizio”: questa decisione prevede, tra le altre cose, il raggiungimento almeno della classe D per gli edifici residenziali entro il 2033. Tutto questo in vista di avviare il negoziato con le altre Istituzioni Ue, Consiglio e Commissione, e quindi di giungere all’ultima definizione. La corsa alla riqualificazione potrebbe, quindi, accrescere ulteriormente il peso della “targa energetica” dell’immobile nell’influenzare le opzioni di acquisto. “I bonus edilizi sono stati una grande opportunità in questi anni”, commenta l’Ing. Angelo Marinelli, amministratore unico di CAM, “e sicuramente hanno permesso di far crescere in qualità il patrimonio edilizio nazionale. I recenti dati di ENEA e della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionisti hanno registrato che il 70% degli immobili nuovi sono nelle prime due classi energetiche (A e B) e che, rispetto al 2021, è cresciuta del 10% la quota di immobili ristrutturati nelle migliori classi energetiche. Anche noi, come CAM, abbiamo costruito centinaia di appartamenti a Roma, con le migliori dotazioni dal punto di vista energetico e sismico, offrendoli a prezzi competitivi, anche a giovani coppie, grazie alla combinazione dei vari bonus”. Ma questi passi avanti si scontrano con un ritardo clamoroso. Il sistema informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), sviluppato da ENEA, è lo strumento nazionale per raccogliere gli Attestati di prestazione energetica (Ape), emessi da Regioni e Province autonome sul territorio nazionale. Costituisce quindi il modello di riferimento per valutare la qualità del patrimonio edilizio nazionale. Ma soltanto nel Lazio sono registrati poco più di 600mila (602.836 in totale, di questi 531.130 residenziali) col 66% che si colloca nelle ultime due classi (F e G) e meno del 10% tra la A e la B. Va da sé che gli adeguamenti da fare sono molti e il tempo è poco. L’Oice (l’associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica) stima, infatti, che il passaggio dalla classe G alla D potrebbe costare fino a 40/60mila euro per appartamento. Prendendo spunto dall’incrocio tra i dati OICE ed ENEA, l’Osservatorio CAM ha realizzato una stima al ribasso degli interventi necessari per alzare in classe D, entro il 2033, gli immobili residenziali attualmente in classe G nel Lazio: si tratterebbe di circa 8,5 miliardi di euro. “La nostra stima è solo uno spunto di riflessione” precisa l’ing. Angelo Marinelli “che serve per far comprendere al governo che affrontare una tale impresa senza un’adeguata formulazione di incentivi e sostegni è un carico che imprese e cittadini non potrebbero tollerare”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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