“Pallettenhause”: architettura ecostenibile e a basso costo

Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer sono i nomi dei due studenti di Vienna che hanno vinto il premio GAU:DI (Governance, Architecture, Urbanism: a Democratic Interaction) con il progetto “Palettenhaus”, la casa a basso costo ed ecosostenibile costruita con pallet. Il semplice ma geniale progetto, realizzato anche grazie anche alle soluzioni che Saint-Gobain Isover ha messo a disposizione, viene esposto in anteprima alla Biennale di Venezia dall’11 al 24 settembre per gli oltre 130.000 visitatori provenienti da più di 30 nazioni.
L’idea di base dei due studenti è che il pallet, conosciuto come principale mezzo per il trasporto, è standardizzato e universale, disponibile in tutto il mondo, facile da trasportare e reperire ed a basso costo. Perché dunque non utilizzare in edilizia il pallet che per le sue dimensioni e caratteristiche permette di costruire edifici modulari, flessibili, che rispondono ai diversi vincoli climatici e funzionali di tutte le regioni del mondo? I due studenti hanno previsto che per la costruzione di una “Palettenhaus” di circa 60 m2 sono necessari 800 pallet riciclati del costo di circa 5 euro l’uno; l’edificio quindi, oltre ad essere a basso costo, è altamente ecologico grazie all’utilizzo di prodotti ecosostenibili per l’isolamento e alla riduzione al minimo dell’uso di altri materiali.
Saint-Gobain Isover, che da oltre 60 anni opera nella produzione di materiali per l’isolamento termico e acustico, ha sostenuto attivamente le idee di questi giovani studenti di architettura fornendo le proprie soluzioni ecosostenibili in lana di vetro. La collaborazione al progetto “Palettenhaus” rispecchia infatti l’attenzione nei confronti dell’ambiente che il Gruppo Saint-Gobain ha attuato ormai da decenni a livello mondiale non soltanto nei propri stabilimenti, ma anche investendo in ricerca e sviluppo per poter proporre così sul mercato materiali ad alta efficienza energetica, ecosostenibili e a bassa emissione di CO2.
Grazie ai materiali isolanti posti all’interno dei pallet e ad un sistema di ventilazione che fornisce caldo d’inverno e fresco d’estate, la “Palettenhaus” ha bisogno di pochissima energia: non più di 24 kWh/m2 all’anno per il riscaldamento, parametro che può essere ulteriormente migliorato. L’acqua piovana viene poi raccolta in un punto del tetto e convogliata in una cisterna per essere utilizzata come approvvigionamento per i servizi igienici o per le piante del giardino.
Un simile edificio potrebbe rispondere all’esigenza di costruire case a basso costo; ad esempio potrebbe essere utilizzato per sostituire in breve tempo le baraccopoli presenti in molte parti del mondo o come sede di emergenza, stazione di primo soccorso o alloggio per famiglie disagiate.

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