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Un progetto ambizioso nato con lo scopo di restituire ai parigini uno dei simboli più famosi e conosciuti al mondo. Una rivisitazione che prevede l’aggiunta di un involucro con cubi di vetro che interesserebbe parte del monumento, lasciandone intatta una metà e realizzando una passerella pedonale che parte dal monumento e arriva fino a Neuilly. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Un luogo storico che riunisce la gente Un monumento diviso a metà Ogni anno milioni di turisti visitano l’Arco di Trionfo, uno dei monumenti simbolo della città di Parigi, a cui si arriva dopo aver attraversato l’Avenue des Champs-Élysées. Tuttavia, come accade in molte grandi metropoli, i monumenti famosi sono abbandonati dalla popolazione locale. È come se nelle menti dei parigini, l’Arco di Trionfo e il viale degli Champs Elysées non appartengano alla città. Partendo da questo presupposto lo studio di architettura Rescubika ha svelato la propria proposta architettonica per aggiungere volume al famoso monumento, offrendo la possibilità a ciascun parigino di riappropriarsi di questo monumento, tanto amato dal turismo di massa. La proposta fa parte del più ampio progetto del team di architetti dello studio “proposte spontanee di architettura immaginaria” che mira a evidenziare diversi scenari e percezioni, sulla base dell’analisi empirica di una situazione specifica e del suo contesto. Un luogo storico che riunisce la gente L’Arco di Trionfo, con la sua storia e il forte simbolismo, deve diventare un luogo che riunisce sia la gente del posto che i turisti. Un luogo in grado di racchiudere storia, cultura e memoria. Per questo la proposta degli architetti prevede la creazione di un ristorante panoramico e una “lounge” per il caffè, che attiri turisti e parigini. Deve essere un luogo in cui i parigini devono tornare a camminare: così, secondo il progetto, una passerella pedonale e ciclabile, si svilupperà dal monumento e finirà a Neuilly. In ultimo, deve essere alto, riconoscibile, che attiri l’attenzione, che crea un legame tra il potere e il popolo: per questo il progetto prevede di allestire un muro a forma di U rovesciata dove poter proiettare diversi manifesti digitali, creando un collegamento tra storia e modernità. Un monumento diviso a metà Il team di architetti ha pensato di aggiungere un “involucro” che copre parzialmente il monumento, generando una composizione asimmetrica. Questo involucro riguarderà solo metà dell’arco, “tagliando” il monumento a metà con uno specchio. Questo specchio è posizionato al centro e rifletterà l’altra metà della struttura. Nella parte storica, il monumento sarà conservato così com’è, al fine di poterlo contemplare sulla sua integrità. Nell’altra metà, quella più moderna, l’arco sarà vestito con scatole di vetro, l’una sull’altra, disegnando strati più o meno estrusi. Tutte queste scatole avranno una struttura interna indipendente dell’arco, portando modernità nell’architettura senza negare la storia. “Il progetto – dichiarano gli architetti – è una lettura attuale del disordine architettonico, un disordine generoso, con un lato selvaggio molto interessante in grado di dare la possibilità all’uomo di sognare e scappare dal presente ogni qual volta che lo vorrà” concludono. img by studio di architettura Rescubika Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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