Piazza Affari “perde” l’illuminazione di Targetti Sankey, ma “guadagna” quella di Artemide

Per Targetti la Consob ha infatti rilasciato il nulla osta per l'Opa obbligatoria promossa da Consulting 2 (azionisti Targetti e fondi 3I) sul totale delle azioni ordinarie in circolazione, propedeutica al delisting.
L'offerta prenderà il via il prossimo 22 ottobre per concludersi il 16 novembre.
Il prezzo offerto per ciascuna azione ordinaria è pari a 7,40 euro (il titolo, dopo l'annuncio dell'operazione lo scorso 28 giugno, si è subito pressoché adeguato al prezzo dell'Opa) e tale valore è ritenuto congruo da Analisi Mercati Finanziari in quanto esprime il valore economico della futura entità aziendale dopo l'acquisizione del gruppo Louis Poulsen Lighting (giro d'affari a fine 2006 pari a 111 milioni di euro e un margine operativo lordo di 13,4 milioni, pari al 13,4% del giro d'affari).
Il "premio" pagato per Louis Poulsen da Targetti è da ritenersi giustificato in relazione alle caratteristiche dell'azienda, alle elevate potenzialità di integrazione con Targetti Sankey (insieme daranno vita al terzo player europeo del settore dell'illuminazione architettonica) e all'unicità della transazione nell'ambito del mercato di riferimento.
Il gruppo Louis Poulsen Lighting è tra le 10 principali produttrici nel mercato europeo dell'illuminazione e, in particolare, una delle prime 3 nel settore "non-domestico", in cui è presente con prodotti di grande design.
Lo sbarco in Borsa per Artemide è invece previsto per dicembre, avverrà al segmento Star (dove peraltro è quotata anche Targetti) attraverso un'Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs), e la quota destinata al mercato risponderà ai requisiti di questo segmento, e quindi sarà superiore al 35 per cento.
Il gruppo guidato da Ernesto Gismondi ha chiuso il primo semestre con risultati in crescita.
Lo sviluppo del giro d'affari è stato del 15% a 60 milioni, realizzati in prevalenza sui mercati esteri.
Altra new entry annunciata è Multiutility, operatore energetico di Verona controllato al 97,13% da imprenditori locali, mentre l'1,31% è della Tassara del finanziere franco-polacco Romain Zaleski e l'1,56% al management. «Prevediamo di andare in Borsa in primavera, fra aprile e giugno 2008, entro fine mese sceglieremo advisor e global coordinator.
Andremo a collocare fino al 40% del capitale di Multiutility, con un aumento di capitale, puntando a realizzare una public company», ha reso noto Germano Zanini, amministratore delegato di Multiutility.

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