Politecnico, confronto su città futura con docenti e Masseroli

Un’occasione per ribadire le linee generali del Piano in parte criticato da alcuni degli insegnanti intervenuti. “Basta con questa contrapposizione tra cemento e verde – detto Masseroli – e’ un dibattito vecchio e superato visto che i dati poi ci dicono che a Milano ci sono parchi inutilizzati.
E basta anche pubblico contro privato: ci vuole una regia forte della pubblica amministrazione che progetti il territorio dando spazio ai privati ma vincolandoli perche’ diano in cambio servizi”.
L’assessore ha ribadito il proprio parere favorevole alla flessibilita’ degli indici edificatori e bocciato la rigidita’ dello 0,65. Fino alla provocazione: “Vorrei fare una mostra all’urban center dal titolo ‘Cemento!’, col punto esclamativo”.
Un approccio che ad alcuni docenti in sala non e’ piaciuto. Riserve soprattutto sulla densificazione e sul ruolo del privato.
“Bisogna vedere come sara’ applicato il piano. Noi lo abbiamo visto solo nelle sue linee generali”, commenta l’ex preside della facolta’ di Architettura del Politecnico Antonio Monestiroli.
Che sulle idee in circolo in questo periodo di fermento urbanistico non e’ molto ottimista: “Ancora di idee forti non ne ho viste”, allarga le braccia quando sente parlare di Expo.
Mentre Marco Biraghi, storico dell’architettura, su Expo si limita dire che: “mi pare sia un’ottima opportunita’ che pero’ si fa fatica a cogliere. Siamo molto in ritardo e a corto di idee.
Al momento c’e’ solo il tema, retorico”. E sul piano Masseroli, commenta: “le linee generali mi sembrano condivisibili, ma bisogna vedere come saranno applicate”.

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